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Cronaca

Proteste a Bruxelles, fermati Casarini e Caccia: poi il rilascio

Il consigliere di "In Comune" a Ca' Farsetti e il candidato alle Europee con la lista Tsipras bloccati dalla polizia con altri 250 manifestanti

Mattinata ad alta tensione a Bruxelles in contemporanea alla stipula dell'accordo per il libero scambio tra Usa e Unione Europea. Si tratta del famoso TTIP, il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti. Circa 250 manifestanti, infatti, che si opponevano con slogan e striscioni all'intesa economica, sono stati fermati dalle forze dell'ordine e allontanati su alcuni pullman. Tra questi anche il consigliere comune di "In Comune" Beppe Caccia e il candidato alle Europee con la lista Tsipras Luca Casarini. Il fermo nelle prime ore della mattinata. Dopodiché sono scatti i controlli e le identificazioni fino al rilascio di tutti i manifestanti. Finiti nel mirino delle autorità anche tre deputati verdi brussellesi.

Non si sono fatti attendere gli attestati di stima e le richieste di immediato rilascio da parte di alcune formazioni politiche italiane: "Poche ore fa, nella mattinata, a Bruxelles, durante una manifestazione contro l'European business summit sono stati fermati dalla polizia belga e portati via dalle forze dell'ordine belghe moltissimi italiani che facevano parte di una delegazione della più ampia manifestazione che si stava svolgendo in citta e che tra l'altro sta proseguendo, per rendere noto l'accordo di libero scambio USA-Unione europea, su cui è in corso la negoziazione. Tale manifestazione - ha dichiarato Loredana Petris di Sel in Senato - è volta ad attirare l'attenzione di tutti i cittadini europei sui rischi dell'accordo transatlantico, che svende i diritti ambientali e il welfare europeo. Quanto accaduto è particolarmente grave perché sono state fermate circa 250 persone, tra cui anche deputati di altre nazionalità. Ripeto che il numero degli italiani è molto elevato".

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