Parte in questi giorni la campagna antiabusivismo di Bibione, con la distribuzione degli avvisi con i quali il comando di polizia locale informa i turisti sulla normativa nazionale che sanziona chi acquista in modo incauto merce da venditori irregolari. A ciò si aggiungono le normative locali che sanzionano sia chi effettua massaggi e tatuaggi sia chi accetta queste prestazioni. L’avviso sotto forma di volantino e manifesto è stato distribuito alle categorie imprenditoriali come agenzie immobiliari, associazione commercianti, associazione albergatori nonché alle varie società che gestiscono le zone attrezzate degli ombrelloni.

DALLA POLIZIA - “Crediamo molto nella prevenzione e nell'informazione – spiega il dirigente del comando, Andrea Gallo – in quanto siamo convinti che una pubblicità capillare che informi il turista sulle conseguenze che rischia chi accetta prestazioni come massaggi o chi procede ad acquisti da venditori abusivi possa essere un valido deterrente per limitare la presenza di venditori e massaggiatori in spiaggia”. Il comandante Gallo evidenzia poi l’importanza di non accettare massaggi soprattutto per la totale mancanza di condizioni igienico sanitarie che potrebbero comportare problemi alla pelle e quindi alla salute. In spiaggia verranno posizionati anche cartelli che informano il turista, in un’ottica di forte prevenzione. In termini di operazioni antiabusivismo, dal mese di maggio il comando ha organizzato servizi di vigilanza in spiaggia e da 15 giorni si sta sperimentando il posto fisso con agenti in uniforme che stazionano su alcuni punti nevralgici della spiaggia. E i risultati sembrano confortanti tant’è che la presenza dei venditori è fortemente diminuita su certe zone. “Entro giugno - afferma il comandante Gallo - l’organico sarà al massimo con otto agenti stagionali che verranno dedicati esclusivamente alla lotta all’abusivismo”.

L'IMPORTANZA DELL'INFORMAZIONE - Anche il sindaco Pasqualino Codognotto evidenzia l’importanza fondamentale sia dell’azione informativa che delle operazioni di repressione per garantire la legalità: “Come amministrazione - evidenzia Codognotto – crediamo fortemente in questa azione preventiva fatta da una informazione capillare che deve essere accompagnata all’applicazione rigorosa della legge per chi non è in regola con le normative sul commercio e sulle prestazioni come i massaggi”.