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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Castello / Sestiere Castello, 787

Bidello ruba un quadro dal Nautico e lo mette all'asta, fermato in extremis

L'uomo si era impadronito di una tela del "Venier Cini" del valore di 30mila euro. La guardia di finanza ha risalito tutti i passaggi di mano dell'opera arrivando all'autore del furto

Se n'era impadronito di soppiatto, senza che nessuno si accorgesse di nulla. La sfortuna per un bidello dell'istituto nautico "Venier Cini" è che gli agenti del nucleo tributario della guardia di finanza di Venezia si sono imbattuti in un falsario che su commissione dipingeva quadri spacciandoli per originali. Nel "catalogo" opere di pittori italiani del Novecento.

Le fiamme gialle, oltre a recuperare i falsi, sono riusciti a scoperchiare un giro sotterraneo di opere rubate, sia di scultura che di pittura, sparse in giro per l'Italia. Compreso quel dipinto degli anni Cinquanta di Guido Cadorin che ritrae alcuni giovani marinai che guardano il mare. Il bidello era riuscito pure a mettere il quadro, il cui valore secondo i militari si aggirerebbe sui 30mila euro, all'asta. Ma prima della vendita tutto è stato bloccato dalle forze dell'ordine.

"Merito", si fa per dire, del falsario che, iniziando a collaborare con gli inquirenti, ha aiutato a far luce sui meccanismi che governano il mercato dei falsi in Italia. I finanzieri quindi sono riusciti a ricostruire i passaggi di mano del dipinto (almeno sei) fino ad arrivare al ladro. A breve il quadro di cui nessuno si era accorto della mancanza tornerà a far bella mostra di sé all'istituto tecnico nautico e professionale marittimo "Venier Cini".

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