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Cronaca

A4, la terza corsia tra Quarto e San Donà funziona: dimezzati gli incidenti e i feriti

Il dato è stato esposto giovedì mattina al convegno "I nuovi reati stradali". Bene il traffico nel primo semestre del 2016, arrivato ai livelli registrati prima della crisi

Tempo di bilanci. Durante il convegno "I nuovi reati stradali", organizzato dalla polizia di stato e della procura della Repubblica di Udine giovedì mattina, sono stati snocciolati alcuni dati interessanti riguardo l'affluenza autostradale ed il numero di incidenti registrati negli ultimi mesi. Ciò che emerge è una situazione di sostanziale equilibrio nel numero di sinistri effettuati nei primi semestri degli ultimi due anni.

Nella fattispecie, nel tratto più critico della A4, quello tra San Giorgio di Nogaro e San Donà di Piave, da gennaio a giugno 2016 sono stati registrati 105 incidenti, di cui 56 con mezzi pesanti coinvolti. Causa principale dei sinistri (in 45 casi) è stato il mancato rispetto delle distanze di sicurezza. 31 sono state le persone ferite, 4 quelle decedute. La gravità degli incidenti ha richiesto la chiusura di un tratto autostradale in 11 occasioni. Nello stesso periodo del 2015, invece, gli incidenti sono stati 112, di cui 62 con mezzi pesanti coinvolti. Nell'anno in corso le chiusure sono notevolmente aumentate (11 a fronte di 3) per la complessità della loro gestione, legata all’incremento del traffico, e all’aumento dei casi di perdite di carico sulla carreggiata.

Particolarmente interessante il raffronto fra il “prima” e il “dopo” nel tratto Quarto D’Altino-San Donà di Piave dove è già stata realizzata la terza corsia. Dall'1 gennaio al 6 luglio 2011 gli incidenti registrati sono stati 28, di cui 22 con mezzi pesanti coinvolti; 26 le persone ferite 2 i decessi. Dal 1 gennaio al 6 luglio 2016, gli incidenti complessivi sono stati 9, di cui 5 con mezzi pesanti coinvolti; 12 i feriti, nessuna persona deceduta.

DATI SUL TRAFFICO - Ha superato i 22 milioni di veicoli il traffico registrato sulla rete di Autovie Venete nei primi sei mesi del 2016, una cifra che si avvicina ai livelli pre-crisi. Nello stesso periodo del 2011 (l’anno che ha preceduto l’inizio del calo) infatti, il volume dei transiti era stato di 22 milioni 675mila e 276 veicoli. Un flusso dove i mezzi pesanti, rispetto a quelli leggeri, rappresentano circa un quarto del totale. In una giornata feriale sull’asse principale delle rete, la A4, passano fra i 25 mila e i 27 mila mezzi pesanti di cui il 61% sono di nazionalità straniera, a conferma che l’infrastruttura resta l’asse privilegiato Ovest-Est per la mobilità delle merci.

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