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Giovedì, 28 Marzo 2024

Ecco il piccolo nato in taxi, il papà: «Non dimenticherò mai quello che ha fatto Simona»

Parla Ziauddin Patwary, papà del bimbo nato a piazzale Roma. «Sarò per sempre in debito con la vigilessa, grazie a lei è nato mio figlio. Ho avuto tanta paura»

Izam è nato sul sedile posteriore di un taxi, a piazzale Roma, il 17 dicembre scorso. È venuto alla luce alla fine di una corsa ad alta velocità verso Venezia, dove la mamma avrebbe dovuto partorire una volta arrivata all'ospedale Civile. Il viaggio però si è concluso prima del previsto. Il taxi ha fatto appena in tempo ad accostare vicino alla fermata delle ambulanze, quasi in riva. E a quel punto si sono rotte le acque. In quel momento il padre del piccolo corre alla ricerca di aiuto e si ferma proprio vicino a lei, la vigilessa Simona Boscolo, che in quel momento si trova in turno a piazzale Roma, e le spiega trafelato la situazione, confidando nel suo intervento.

Il parto

«Non potrò mai dimenticare quello che ha fatto», spiega il padre del bimbo, Ziauddin Patwary, nel ripercorrere gli attimi di tensione e paura che hanno preceduto la nascita del piccolo Izam. «Sarò in debito per sempre con Simona. Temevo per le complicazioni del parto, l'attesa dell'ambulanza sembrava eterna, mia moglie non ce la faceva più. In quell'attimo, d'istinto e grazie a Dio, mi sono sentito di chiedere aiuto alla vigilessa. Ero al cellulare in linea con il pronto soccorso, ma ho detto a Simona di aiutarmi perché non avevo più la forza e la lucidità di capire cosa gli operatori mi stessero chiedendo di fare. Poi lei ha preso in mano la situazione».

Il nome

Simona ascolta con estrema attenzione le indicazioni che arrivano dall'altra parte della linea, dove ci sono i sanitari dell'ospedale dell'Angelo di Mestre. Le esegue alla lettera, controlla, e coinvolge il papà del bimbo, chidendo di dire alla moglie, che non parla italiano, che cosa fare. «Gli operatori dicono alla donna di spingere - racconta Ziauddin -, ed è quanto basta perché esca il corpicino completo di tutto il bambino. «Il più bel regalo di Natale, una grandissima emozione», racconterà il mattino seguente Simona, dopo un'esperienza che per fortuna si è conclusa nel migliore dei modi. «Tutto grazie a Dio è andato bene - dice il padre del piccolo - e quando mi hanno detto che tutto si era svolto alla perfezione, insieme a moglie ho deciso di chiamare nostro figlio Izam, che vuol dire protezione», conclude Ziauddin Patwary.

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