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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Jesolo / Via Roma Destra

Un ladro in discoteca, "ripulisce" le borsette e finisce in manette

La polizia è intervenuta in un noto locale di Jesolo, mercoledì notte, per fermare un giovane straniero dalle mani di velluto: aveva derubato quattro ragazze

Veloce come un fulmine e mani di velluto, ma non sono bastate queste due singolari peculiarità ad un cittadino congolese di 19 anni (e residente nel Pordenonese) per farla franca, dopo che nel corso della notte di mercoledì scorso aveva messo a segno almeno quattro borseggi all’interno di una nota discoteca in via Roma Destra, al Lido di Jesolo.

CON LE MANI NELLA BORSA - Erano le 03.45 quando alla sala operativa del commissariato di via Aquileia è giunta la segnalazione che all’interno del locale era stato individuato un ladro. Agli agenti, giunti sul posto dopo pochi minuti, il personale della security interna ha subito consegnato il giovane congolese, il quale era stato visto dal fidanzato di una delle giovani vittime mentre infilava la mano nella borsetta portata a tracolla dalla ragazza mentre ballava, per poi ritrarla ancor più velocemente dopo avervi prelevato qualcosa. È bastato un veloce controllo della giovane (una 17enne di Mirano) e delle amiche presenti in sala da ballo per verificare come dalle borsette fossero spariti cellulari e alcuni documenti custoditi insieme ai telefonini. Nel controllo che ne è seguito addosso al giovane africano sono stati effettivamente rinvenuti quattro smartphone di ultima generazione, i documenti di una delle ragazze e una somma di denaro di dubbia provenienza di circa 90 euro. In seguito è stato accertato che i telefoni erano stati appena rubati ad altre tre ragazze presenti all’interno del locale (tutte italiane, di 19, 21 e 26 anni), senza che queste se ne fossero accorte, se non quando avvisate dalle amiche o dai rispettivi partner, mentre stavano ballando con le borsette indossate a tracolla.

DELITTO E CASTIGO - Il giovanissimo congolese, condotto presso gli uffici del Commissariato jesolano, si è rivelato essere già un discreto professionista in campo criminale, dato che al terminale interforze del ministero dell’Interno annoverava precedenti penali in materia di reati contro il patrimonio, spaccio di sostanze stupefacenti, porto abusivo di oggetti atti ad offendere, armi, rissa e lesioni personali. Alle 04.15 è stato posto in stato d’arresto per il reato di furto aggravato e continuato, e trattenuto presso le camere di sicurezza fino al procedimento di convalida dell’arresto. Nella mattinata di giovedì, al termine dell’udienza presso il Tribunale di Venezia, il ragazzo è stato condannato alla pena di nove mesi di reclusione e 900 euro di multa, con pena sospesa; inoltre è stata applicata nei suoi confronti la misura del divieto di dimora nel Comune di Jesolo. Il Questore di Venezia Angelo Sanna, informato dell’accaduto, ha voluto integrare il provvedimento del giudice con l’applicazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio, e contestuale divieto di ritorno nel Comune jesolano per la durata di tre anni.

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