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Cronaca Chioggia

'O Cimmino, il boss della Camorra preso a Sottomarina. Con sé 7mila euro in contanti

Luigi Cimmino, 55 anni, è stato arrestato nella notte tra venerdì e sabato nella città clodiense. Secondo le forze dell'ordine sarebbe egemone nel quartiere "Vomero" di Napoli

Il boss di camorra egemone nell’area collinare di Napoli, compreso il "quartiere bene" del Vomero, Luigi Cimmino, 55 anni, latitante da circa un mese, è stato arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli a Chioggia in un blitz scattato nella notte in Veneto e Campania. A Napoli, i carabinieri hanno arrestato anche il genero di Cimmino, Pasquale Palma, 35 anni, anche lui ricercato. Entrambi sono accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso e tentata estorsione aggravata.

Luigi Cimmino è stato rintracciato in un’abitazione in un condominio a Sottomarina. Con sé, secondo quanto dichiarano i carabinieri, aveva una borsa pronta e 7mila euro in contanti. È stato rinchiuso nel carcere di Venezia. Per averlo aiutato, un uomo di 57 anni è stato denunciato per favoreggiamento personale. Pasquale Palma è stato scoperto in un appartamento in via Matteo Renato Imbriani, a Napoli. Al momento della cattura, i Carabinieri hanno arrestato un uomo di 33 anni, accusandolo di favoreggiamento.

Cimmino e Palma erano già stati arrestati nel luglio scorso su ordine del gip di Napoli che aveva accolto una richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, al termine di un’inchiesta condotta dai carabinieri del Comando provinciale del capoluogo campano. In quella circostanza l'assessore del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, aveva condannato apertamente gli applausi, il sostegno e le grida di incitamento "rivolti a coloro che sono responsabili di una delle pagine più tristi del mio quartiere". La madre della Clemente, Silvia Ruotolo, l'11 giugno del 1997, fu uccisa per errore dai sicari che dovevano sbarazzarsi del boss Caiazzo, ospitato proprio in casa di Cimmino (LEGGI LA STORIA) .

DOPO L'ARRESTO DEL 2015, GLI APPLAUSI E IL SOSTEGNO DELLA FOLLA

Il Tribunale del Riesame, l'1 agosto 2015, aveva annullato il provvedimento. La cassazione però aveva rigettato il ricorso ed aveva disposto nuovamente l'arresto del Cimmino, boss che però saputa della notizia, dall'8 febbraio scorso si era reso irriperibile.

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