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Cronaca

Brugnaro ai cinesi: "Investite qui, Porto Marghera è un'opportunità da cogliere"

Il sindaco durante un convegno a Ca' Vendramin sabato: "Tifiamo affinché Italia e Cina instaurino rapporti sempre più stretti. A breve ci sarà un aereo diretto dal Marco Polo"

Se il sottosegretario al Turismo, Ilaria Borletti Buitoni, ha parlato di un "rischio Disneyland" che incombe sul futuro di Venezia (DETTAGLI), sperando che "la città non diventi meta preferita di altri 50 milioni di cinesi", il sindaco Luigi Brugnaro sabato mattina, durante lo stesso convegno a Ca' Vendramin Calergi, si è detto fiducioso "che Italia e Cina stringano rapporti sempre più stretti". 

Anno del turismo Eu-Cina

L'occasione sono le celebrazioni dell'apertura dell'anno del Turismo Ue-Cina: “La città – ha esordito il primo cittadino - è orgogliosa di ospitare questo appuntamento e ribadisce di essere pienamente schierata con il governo italiano, le autorità europee e quelle cinesi per fare in modo che i rapporti tra il nostro Paese e quello asiatico diventino sempre più stretti. Solo costruendo relazioni tra i nostri popoli e tra le persone si potranno creare le condizioni ottimali per attrarre a Venezia proficui investimenti, che sono l’unico veicolo per sconfiggere la vera piaga dei giorni d’oggi: la mancanza di lavoro".  Al convegno "Eusair, macroregional strategy for tourism and transport: western silk road opportunities” hanno partecipato, oltre alla sottosegretaria di Stato con delega al Turismo, Ilaria Borletti Buitoni, il sottosegretario di Stato con delega al Turismo della Croazia, Frano Matisic, il ministro del Turismo greco, Aikaterini Kontoudaki, il dottor Francesco Palumbo, direttore generale del turismo del Mibact, l’assessore al Turismo del Comune di Venezia, Paola Mar, il residente dell'Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico settentrionale, Pino Musolino, e il past president del Porto, Paolo Costa.

"Città antica, ma anche città contemporanea"

Il sindaco Brugnaro, nel suo intervento, ha voluto, supportato da un video e da alcune slide, presentare cosa sia Venezia: città antica, con tutto il suo fascino e le sue bellezze riconosciute a livello mondiale, ma anche città contemporanea, articolata in un territorio metropolitano dove sono insediati l'aeroporto, intitolato non a caso a Marco Polo, il sistema portuale e tutta l’area industriale di Porto Marghera che, con i suoi oltre 2200 ettari, diventa la vera sfida per il futuro della città.

"Una delle zone più industrializzate"

Il sindaco ha ringraziato sia il ministro De Vincenti, figura chiave per la stesura e sottoscrizione del Patto per Venezia firmato nel novembre 2016 con la presidenza del Consiglio dei Ministri, sia il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che si è speso in prima persona affinché Venezia venisse scelta quale città europea per dare avvio all’anno del Turismo Europa-Cina 2018. "Vi voglio raccontare cos’è oggi quest'area - ha continuato - Si tratta di una delle zone industrializzate più grandi d’Europa altamente infrastrutturata, con porto, sistema ferroviario e aeroporto. Proprio su questo ultimo aspetto vi annuncio che stiamo aspettando le ultime autorizzazioni dalle autorità aeronautiche di Pechino per poter finalmente creare un volo diretto Venezia e quella città. Una notizia che, appena ufficializzata, rafforzerà la scelta di fare di Porto Marghera un luogo strategico per gli investitori cinesi. Questa amministrazione, assieme al governo e alle autorità europee, sta sviluppando quest'area perché è fondamentale che gli imprenditori di tutto il mondo capiscano la grande opportunità di portare qui investimenti. Proprio a loro e a voi qui presenti – ha continuato il primo cittadino - vogliamo dire a gran voce che la città si sta rimettendo in moto e chi verrà a investire qui saprà di avere, da parte nostra, un grande sostegno". 

"Non solo commercio, ma anche cultura"

Il sindaco non ha voluto però concentrarsi solamente sulle opportunità economiche di un sodalizio sempre più stretto con il continente asiatico, ma ha sottolineato l’importanza culturale che i rapporti tra i due Paesi hanno sempre avuto. A Venezia c’è un sistema universitario di primissimo piano che da decenni guarda al mondo della Cina, con un Dipartimento di lingue orientali a  Ca’ Foscari che forma ragazzi di tutta Europa, e lo Iuav, uno degli istituti più famosi nel mondo, attorno al quale gravitano anche molti architetti cinesi: "La cultura e l’arte – ha aggiunto Brugnaro - legano da sempre i nostri mondi. E in questo frangente vi voglio ricordare l’importanza della Biennale che, con le sue grandi mostre mondiali d’arte e di architettura, dimostra quanto Venezia sia una città cosmopolita, da secoli crocevia di mondi diversi e rispettosa delle diverse religioni, idee e tradizioni. La nostra città vi accoglie a braccia aperte – conclude Brugnaro – siamo a vostra disposizione, sia con la nostra Agenzia di Sviluppo che con i nostri tecnici, per dare una mano a tutti quelli che vogliono lavorare e cooperare con noi. Operiamo assieme perché il nostro obiettivo comune è realizzare progetti concreti per Venezia”.

Nuove forme del turismo

Durante il convegno nella sessione dedicata al “Maritime Silk Road and Adriatic-Ionian Region: towards a coordinate strategy in tourism” è intervenuto anche l'assessore al turismo, Paola Mar che ha ribadito la centralità della Via della Seta che "è stata, e sempre sarà, una storia di viaggi e di scambi, da cui si sono sviluppati e si svilupperanno società complesse". Poi, parlando di turismo, l'assessore ha rilevato l'importanza delle piattaforme collaborative definite dalla stessa "piattaforme sostenibili nei confronti dei patrimoni culturali, architettonici e ambientali che hanno le diverse città". 

Il ministro De Vincenti

A chiusura dei lavori, il ministro De Vincenti, nel riprendere alcuni passaggi dell’intervento del titolare di Ca' Farsetti, ha ribadito come il ruolo di Venezia sia strategico per tutta l’area del Nord Adriatico e come, più in generale, i porti italiani, da Nord a Sud, costituiscano la punta avanzata per la proiezione dell'Europa nel Mediterraneo, quindi verso Sud e verso Est: Italia e macroregione Adriatico-Ionica sono la porta dell'Europa sulla Via della Seta". “La Maritime Silk Road ci porta quindi a coinvolgere non solo Europa e Asia, ma anche l’Africa, grande scommessa futura - ha spiegato il ministro - e questo significa proiettare i porti italiani, del Nord, del Centro e del Mezzogiorno nel Mediterraneo, in cooperazione con gli altri Porti della macroregione Adriatico-Ionica”.

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