Legittima difesa, un argomento che sta facendo molto discutere in questi giorni, specie per i recenti fatti che sono saliti agli onori della cronaca. Ciò su cui si punta il dito è la modifica dell’articolo 52 del 2006 del codice penale, che ha “allargato” le maglie della legittima difesa. Anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha espresso la propria opinione sull’argomento, affermando la propria solidarietà al pensionato di Vaprio D’Adda indagato per omicidio volontario dopo aver ucciso un ladro che temeva potesse entrare in casa sua.

“La difesa personale è giusta - ha puntualizzato Brugnaro - Se uno va a casa di un altro è giusto che si faccia carico di tutte le reazioni possibili e immaginabili. Io - ha continuato il primo cittadino - suggerisco alle persone di non essere armate, perché se hai una pistola a quel punto ti conviene usarla quando ti trovi un intruso in casa, perché di solito in quei casi vince chi la tira fuori per primo. Il consiglio è quindi di non essere armati, e di collaborare con le istituzioni affinché la città torni sicura. Ma se uno si difende in casa propria non bisogna certo dargli un premio, bensì sostenerlo in tutti i modi, dandogli massima solidarietà e supporto. Entrano in casa con la gente dentro? Nessuna pietà”.

Il sindaco è intervenuto anche in merito ai rinnovi contrattuali dei dirigenti e dipendenti comunali. “Abbiamo nominato una delegazione trattante del Comune - ha commentato - che dovrà disdire il contratto decentrato sia per quanto riguarda il comparto dei lavoratori degli enti pubblici del Comune di Venezia, sia per quanto riguarda la dirigenza”. Sono state aperte anche le trattative per trovare un nuovo accordo che sarà su base meritocratica, poiché “è importante premiare le persone che si impegnano e hanno voglia di arrivare a risultati concreti”.