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Cronaca

"Scava in giardino e trova un tesoro in lire", peccato che sia l'ennesima bufala

Girano sul web storie simili spacciate per vere dall'associazione Agitalia. L'ultima martedì nel Veneziano: "La foto è stata scattata 2 settimane fa. Ma è identica a una nota del 2014..."

E' incomprensibile come mai le vendite di pale e picconi non siano vertiginosamente aumentate negli ultimi mesi, visto che sul web si rincorrono settimana dopo settimana notizie riguardanti il ritrovamento di barattoli pieni di vecchie lire trovati da studenti, pensionati, bambini o massaie e impossibili da riscuotere a causa del rifiuto della Banca d'Italia di cambiarle. L'Italia appare così non solo come una terra zeppa di tesori nascosti dal punto di vista tecnologico, ma anche di barattoli pieni di soldi. 

Storie identiche con vasetti identici

Tutto vero? Sembrerebbe proprio di no. Almeno a giudicare dal fatto che la foto utilizzata per documentare i vari ritrovamenti è sempre la stessa. Martedì mattina è stato inviato un comunicato da parte di una sedicente "Associazione" che raccontava come "Cristian di Venezia, dodici anni compiuti, ama le favole di Pinocchio (...). Due domeniche fa, nella casa di campagna dei nonni, si è messo a scavare nel giardino per fare una buca e nasconderci il suo diario. Ha trovato quel nascondiglio che era già stato utilizzato prima di lui da qualcuno dei nonni". 

Un lungo elenco di "coincidenze"

La storia è sempre quella: trova un barattolo (stavolta di olive) lo consegna alla nonna e trova il tesoro. Ossia 20 milioni di vecchie lire. A Foggia nel 2014 era stata la volta dei barattoli di conserva nascosti in cantina, nel 2016 a Prato dei barattoli di Nutella, pochi giorni fa a Pordenone sempre di un barattolo di olive con 20 milioni di lire scoperto sempre da un bambino di 12 anni che desiderava fare l'esploratore. Le coincidenze continuano, perché per dimostrare l'avvenuto ritrovamento a corredo si allega sempre la stessa foto. Stessi barattoli e identiche banconote dal Sud al Nord Italia.

"Foto scattata 2 settimane fa, ma non è vero"

Contattato, tal Giovanni R., che ha inviato il comunicato lasciando a disposizione il proprio numero di cellulare afferma candidamente che "la foto è stata scattata 2 o 3 settimane fa. E' accaduto in una casa di campagna nell'hinterland di Mestre. Ora abbiamo mandato la diffida alla Banca d'Italia e stiamo aspettando risposta". Peccato che l'immagine sia identica a quella del 2014 di Foggia e del 2016 di Prato. Una bufala bella e buona, com'è accaduto in altre occasioni da parte degli stessi mittenti. E' lo stesso Giovanni R. a chiedere però espressamente di citare l'associazione per cui lavora: "Le chiedo la cortesia di citarla, per favore. E' Agitalia, grazie".

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