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Cronaca Burano

Buranelle, c'è secondo testimone "So cos'è successo e chi ha ucciso"

L'avvocato della famiglia Molin rivela che una seconda fonte riservata avrebbe ricostruito cosa accadde quella maledetta serata d'ottobre 1991

Ci sarebbe una seconda fonte confidenziale che potrebbe riaprire ancora una volta il caso delle "buranelle", ovvero Paola Costantini, al momento della scomparsa 29enne, e Rosalia Molin, che allora aveva 25 anni. Zia e nipote di Burano che scomparsero nel nulla il 27 ottobre del 1991 nel piazzale antistante l'imbarcadero di Cavallino-Treporti. A rivelarlo è l'avvocato difensore di Patrizia Molin, sorella di Rosalia.

Il legale Roberto Continisio, davanti alle telecamere di "Chi l'ha visto?", ha infatti dichiarato che oltre al poliziotto che all'epoca lavorava al commissariato di Jesolo che avrebbe raccolto una testimonianza dettagliata sui fatti, ci sarebbe un'altra persona che dichiarerebbe di sapere cosa sia successo quella sera di due decenni fa.

Il racconto della fonte confidenziale sarebbe stato raccolto dai magistrati di Napoli e farebbe nomi e cognomi. Chi c'era quella notte e chi avrebbe sparato. Gli inviati della trasmissione di Raitre hanno anche cercato di parlare con una delle persone tirate in ballo, accompagnati da Patrizia Molin. Non ottenendo però risposta alle domande cui ormai da vent'anni i famigliari delle scomparse tentano di dare risposta.

Secondo la fonte riservata, da Cavallino-Treporti le due giovani sarebbero state portate in un campeggio lì vicino. Dove poi ci sarebbe stato un tentativo di aggressione sessuale da parte del gruppetto di persone che soccorse le giovani rimaste in panne con la loro auto. Per mettere le cose in chiaro le malcapitate sarebbero state minacciate anche con una pistola. A un certo punto uno sparo involontario e una delle due ragazze venne colpita e uccisa. Per non lasciare testimoni il gruppo avrebbe deciso quindi di eliminare anche la parente rimasta in vita. Secondo la prima fonte confidenziale i corpi delle due donne potrebbero trovarsi sotto un bar all'epoca dei fatti in costruzione. In un campeggio allora gestito dall'Esercito.

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