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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Chioggia

È giallo a Chioggia, il corpo trovato in acqua resta senza un nome

Fino ad ora non sarebbe emerso alcun elemento in aiuto agli investigatori. Il cadavere è stato trovato giovedì pomeriggio con un sacchetto sulla testa

È ancora mistero fitto, sul macabro ritrovamento di Chioggia. Ancora nessun elemento che possa aiutare a dare un nome a quel corpo, spuntato giovedì dalle acque della laguna sud con un sacchetto di plastica in testa. Tutto ciò che si sa è che si tratta di un uomo, non anziano: ma a distanza di più di un giorno dal ritrovamento le certezze si fermano qua, dal momento che addosso non sono stati individuati documenti e, evidentemente, le condizioni della salma non ne permettono l'identificazione. Le indagini continuano, dunque, in attesa dei risultati dell'autopsia. Mentre le verifiche si concentrano, naturalmente, anche sulle denunce di persone scomparse di recente.

Il cadavere era stato individuato da un canoista poco distante dal ponte translagunare. Dopodiché i sommozzatori dei vigili del fuoco si sono occupati di recuperare il corpo, accorgendosi della presenza di quel sacchetto. Impossibile per ora stabilire quale sia la dinamica che ha portato al decesso: il corpo era piuttosto gonfio, a indicare una permanenza prolungata in acqua. Inoltre l'avanzato stato di decomposizione non permette a un primo esame esterno della salma di individuare possibili segni di violenza. Dunque tutte le piste sono aperte: improbabile che si sia trattato di un incidente, visto che il sacchetto di plastica non è finito lì per caso. Suicidio o, al contrario, un preoccupante delitto? Anche se, non è escluso, c'è la possibilità che quel sacchetto sia finito sulla testa dell'uomo in un secondo momento, galleggiando a pelo d'acqua.

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