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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Santa Croce / Ponte della Costituzione

Santiago Calatrava perde il ricorso: "Era lui a dirigere i lavori del Ponte"

Secondo l'archistar c'era solo un contratto di consulenza artistica. C'è in ballo un processo intentato dalla Corte dei Conti per i costi lievitati

Respinto dalla Cassazione il ricorso con il quale l'architetto catalano Santiago Calatrava - una delle 'archistar' piu' celebri - ha cercato di sottrarsi al processo per danni contabili in corso davanti alla Corte dei Conti del Veneto che gli ha chiesto quasi quattro milioni di euro di risarcimento per la lievitazione dei costi del 'Quarto ponte' sul Canal Grande, a Venezia, del quale ha firmato il discusso progetto. Ad avviso della Suprema Corte, infatti, Calatrava era anche il direttore dei lavori.

A seguito di questa decisione, depositata lunedì, il prossimo 13 novembre potrà riprendere il procedimento a carico dell'architetto. Senza successo i suoi legali, gli avvocati Pierluigi Piselli e Marco D'Alberti, hanno sostenuto che a Calatrava, che nel 1996 aveva donato al Comune di Venezia il progetto del ponte, era stata affidata "la sola consulenza artistica e che, in ogni caso, giammai né aveva avuto la gestione diretta di denaro pubblico, né aveva potuto concretamente influire sulla stessa".

Secondo la tesi difensiva, Calatrava aveva sottoscritto solo un contratto di consulenza artistica ed era totalmente estraneo "all'approvazione delle perizie di variante e ai maggiori costi di manutenzione, oggetto di contestazione". Ma la Cassazione l'ha pensata in maniera diversa: "In modo continuativo, ancorché temporaneo ha svolto una attività propria della pubblica amministrazione".

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