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Cronaca Campolongo Maggiore

Lavorare dopo "Faccia d'angelo", un campo nella villa di Maniero

Ritorna il "giardino della legalità" per bambini e ragazzi negli ex possedimenti del boss della Mala del Brenta, a Campolongo Maggiore

Dopo la positiva esperienza dell'anno scorso, si ripeterà quest'estate, dal 26 luglio al 2 agosto, nella villa confiscata a Felice Maniero a Campolongo Maggiore in provincia di Venezia, il “Campo(longo) di volontariato, giustizia sociale, legalità, beni comuni”, organizzato da MoVI (Movimento di Volontariato Italiano), Libera - Riviera del Brenta, associazione Principi Attivi, il Comune di Campolongo Maggiore e la collaborazione dell'Osservatorio Ambiente e Legalità del Comune di Venezia.

DOPO IL CRIMINE - L'iniziativa è stata presentata lunedì mattina con una conferenza stampa che si è svolta al municipio di Mestre, alla quale sono intervenuti, tra gli altri, Gianni Belloni dell'Osservatorio Ambiente e Legalità, il vicesindaco di Campolongo Maggiore che ospiterà i volontari, e il coordinatore del campo, Lorenzo Capalbo. Il campo è aperto ad una ventina di ragazzi provenienti da tutta Italia e ha lo scopo di riqualificare alcuni beni confiscati alla mafia, in particolare alla “Mala del Brenta”. I giovani – che potranno campeggiare in uno spazio scolastico messo a disposizione dal Comune di Campolongo – eseguiranno lavori di manutenzione della villa e dell'adiacente “Giardino della legalità” e saranno coinvolti anche nella manutenzione di un secondo bene confiscato ad un affiliato alla “Mala del Brenta” (che attualmente è un centro diurno per persone con disabilità psichica), nonché in altri progetti sociali.

I COMMENTI - “Occorre davvero molto impegno perché i beni confiscati alle mafie diventino modello di sviluppo e bene comune – ha spiegato Belloni – soprattutto da parte degli enti preposti. Nel Veneto sono attualmente 88 i beni confiscati, tra immobili e aziende, e quello del campo e del coinvolgimento dei giovani è un ottimo modo per dare nuova vita a spazi e strutture. Come abbiamo più volte sottolineato come Osservatorio, le mafie hanno saputo e sanno intrecciarsi purtroppo in modo molto fitto con l'imprenditoria e la politica locale”. L'obietto dell'Osservatorio infatti è quello di perseguire quella che viene definita “l'antimafia del giorno prima”, cioè di fare un lavoro preventivo sulle politiche criminogene che favoriscono la criminalità organizzata. L'assessore comunale alle Politiche giovanili e Centro Pace, intervenuto a margine della conferenza stampa, ha infine affermato che il Comune di Venezia partecipa convintamente all'iniziativa: “Educare alla legalità, contrastare anche culturalmente la mafia e il crimine in generale – ha sottolineato – è compito fondamentale delle pubbliche amministrazioni. Farlo in un luogo anche simbolicamente rappresentativo della lotta antimafia, come la villa che fu di Felice Maniero, il capo della sola banda del Nord Italia condannata per associazione di stampo mafioso e che tanti guasti e tanti lutti ha provocato nei nostri territori, è ancora più suggestivo e importante. Collaboriamo dunque molto volentieri con le associazioni di volontariato e con l’amministrazione comunale di Campolongo in questo progetto”.

Tutte le informazioni sul campo e le iscrizioni si possono consultare sul sito www.libera.it nella sezione “campi di volontariato 2014”.

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