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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Chioggia

In tre danno fuoco ai capelli di un senzatetto. «Volevo farmeli tagliare»

Sono stati individuati i responsabili, due minori e un maggiorenne, di un video postato sui social. Nessuna ferita per il clochard, un uomo molto conosciuto a Chioggia

Non ha subìto alcuna ferita, anzi. Lui stesso ha rivelato ai carabinieri di essere d'accordo con quei giovani e di essere stato lui a chiedere loro di «tagliargli i capelli». Lui è un clochard, molto conosciuto a Chioggia. Inizialmente si pensava che due minorenni e un ragazzo maggiorenne lo avessero preso di mira, tra sabato e domenica, scherzando pesantemente e finendo per dare fuoco ai suoi capelli. Tutto è stato ripreso in un video e postato sui social. Da lì sono partiti gli accertamenti dei carabinieri che, però, hanno portato a un epilogo diverso rispetto a quello inizialmente ipotizzato.

La vita in strada

Nel video lui non sembrava cercare di difendersi. Nella città clodiense è molto conosciuto per le varie problematiche e perché, pur avendo una famiglia, preferisce rimanere in strada o cercare riparo nelle barche. A ottobre scorso rimase coinvolto in un incendio divampato in una imbarcazione, a causa di una candela. La capitaneria sta ancora indagando sul fatto, probabilmente di origine colposa. Ma la vicenda delle scorse ore ha scosso la città.

L'episodio

I carabinieri hanno acquisito il filmato e hanno rintracciato il clochard, che ha rivelato di aver chiesto ai ragazzi, un 18enne, un 15enne e un 17enne, di tagliargli i capelli. Non avendo delle forbici, hanno usato un accendino. Nel filmato gli investigatori hanno notato che l'uomo non si lamentava, nè cercava di difendersi. Anzi, sarebbe stato d'accordo con loro e consapevole di essere ripreso. La stessa versione che hanno fornito i ragazzi una volta convocati in caserma. Per i militari, quindi, è da escludere una violenza privata in questo episodio, almeno per adesso. Gli atti saranno comunque trasmessi in procura, ma allo stato non ci sono responsabilità penali.

La condanna

Nonostante dalle indagini sia emerso che il clochard fosse d'accordo e consapevole di ciò che stavano facendo i tre giovani, per la città questo resta comunque un gesto da condannare «nel modo più fermo possibile - dice il sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro -, non deve passare assolutamente come una goliardata. Sono rimasto sconcertato da quanto ho visto e dal vuoto valoriale che purtroppo manifestano alcuni dei nostri giovani». «Sono episodi che lasciano sconcertati e denotano il grave disagio in cui vive la popolazione minorile di Chioggia e non solo, privata dei valori elementari di sociale convivenza, alla quale concorre globalmente una società (dalla famiglia alla scuola) che non riesce più a dialogare coi giovani e porre strumenti di difesa alla loro fragilità, che si manifesta in episodi di bullismo, di vandalismo, di mancanza di rispetto nei confronti degli altri - dice invece l'assessore alle politiche sociali Luciano Frizziero -. Rammarica dover osservare che tale generazione definita “Generazione Zeta” sta per oltrepassare la soglia per diventare una “Generazione Omega” oltre la quale il recupero diviene estremamente arduo: serve uno sforzo comune per riportarla al rispetto delle persone, dell'ambiente e delle regole di pacifica convivenza. Solo così potremmo pensare che questi giovani d'oggi un domani saranno buoni cittadini».

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