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Cronaca Marghera

Carabinieri si fingono addetti dell'hotel e incastrano la banda

Quattro borseggiatrici (più un uomo) denunciati per ricettazione a Marghera. Una donna aveva nascosto i soldi nelle parti intime

Per loro è stato un weekend di lavoro, visto che il centro storico è stato preso d'assalto da migliaia di persone. Solo che dopo aver chiamato un taxi nel tardo pomeriggio di domenica per tornare nei rispettivi campi nomadi tra Genova, Milano e Roma, gli addetti dell'albergo di Marghera in cui alloggiavano si sono presentati: non erano dipendenti della struttura ricettiva, bensì carabinieri. Che hanno quindi avuto la possibilità di monitorare i loro orari e i loro spostamenti.

A finire nel mirino una banda di borseggiatrici, anche incinta, che periodicamente a Carnevale raggiunge Venezia per mettere a segno colpi nella zone più frequentate. A San Marco, alla stazione di Santa Lucia o all'imbarcadero di fronte. Veloci e precise, tant'è vero che i militari hanno sequestrato circa 4000 euro, 1400 dollari statunitensi, 1100 yuan cinesi, 500 fiorini ungheresi, circa 600 reals brasiliani e 160 riyals dell’Arabia Saudita, oltre che un Rolex venduto a Macao. Insomma, un weekend molto redditizio per quattro "manoleste". Per loro inevitabile una denuncia per ricettazione, al pari di un uomo che le accompagnava.  

Una del gruppo, S.L., era stata poco prima controllata all’interno della stazione ferroviaria di Santa Lucia per alcuni movimenti sospetti a ridosso di inconsapevoli turisti, mentre la seconda dei cinque, durante la perquisizione, ha simulato dei dolori per eludere i controlli. Dopo essere stata trasportata all'ospedale dell'Angelo, i medici hanno trovato nascosta nelle parti intime della donna un’ingente quantità di denaro, anche in valuta straniera. Contanti celati con ogni probabilità subito dopo il blitz dei carabinieri nel bagno dell'albergo, visto che dal bancone della reception era sparita una busta trasparente da ufficio. Per tutti i componenti del gruppo è stata chiesta alla questura di Venezia l'adozione di provvedimenti di allontanamento.

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