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Cronaca

Il Carnevale 2012 si ispira al teatro e strizza l'occhio alla terraferma

Stamattina a palazzo Labia la presentazione della nuova edizione. L'assessore al Turismo Roberto Panciera: "Una manifestazione che deve essere vissuta da tutti i cittadini"

Presentato questa mattina a palazzo Labia il programma di massima della prossima edizione del Carnevale di Venezia “La vita è teatro. Tutti in maschera”, che andrà in scena da sabato 4 a martedì 21 febbraio 2012. Alla conferenza sono intervenuti l'assessore al Turismo Roberto Panciera, anche in rappresentanza del sindaco Giorgio Orsoni assente per motivi istituzionali, l'assessore al Decentramento Tiziana Agostini, il direttore della sede Rai regionale del Veneto, Giovanni De Luca, il presidente di Venezia Marketing & Eventi, Piero Rosa Salva, il direttore artistico del Carnevale di Venezia 2012, Davide Rampello.

“Vogliamo che questa edizione, ancora di più delle precedenti – ha esordito Panciera - sia vissuta e partecipata dalla Città perché il Carnevale di Venezia è prima di tutto un patrimonio locale di cultura e tradizioni”. L'assessore al Turismo ha poi lanciato un vero e proprio appello alle categorie economiche cittadine affinché si presentino agli occhi del mondo coese e con unità di intenti.

Rosa Salva ha illustrato le scelte strategiche operate in accordo con l'amministrazione comunale: confermati pure quest'anno l'inizio anticipato con la programmazione di eventi anche sabato 4 e domenica 5 febbraio, ma anche la ricerca della qualità e della sostenibilità delle iniziative. L'obiettivo è quello di favorire una permanenza più lunga in città, anche grazie a una loro “spalmatura” su tutto il territorio comunale e a un potenziamento del palinsesto in terraferma. E ancora, il coinvolgimento di tutte le istituzioni culturali del territorio, che avrà il suo culmine nella notte di lunedì 20 febbraio con la “Carnival Culture Night” e il recupero dei luoghi in cui sorgevano gli antichi teatri veneziani all'epoca della Serenissima, con un progetto di arredo urbano che ne segnalerà la presenza, attraverso dei totem che resteranno anche dopo il Carnevale: speciali spettacoli di teatro di strada nei campi in cui un tempo sorgevano inviteranno i visitatori a ripercorrerne l'itinerario storico.

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