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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Piazza Vittorino da Feltre

Usano i figli minorenni per non farsi sfrattare dalle case popolari

Succede al Circus di Chirignago, dove due famiglie, una abusiva e l'altra regolare, hanno utilizzato i bambini minorenni per evitare lo sgombero

Una casa del Comune occupata abusivamente, sgomberata e dopo pochi giorni nuovamente “invasa” dal figlio del precedente inquilino irregolare. Succede al Circus di Chirignago, dove l'amministrazione si è dovuta piegare alla prepotenza di una famiglia di abusivi.

TUTELE E ABUSI – Il nuovo occupante, appunto figlio del precedente, stando a quanto racconta il Gazzettino, è infatti entrato nell'appartamento con tutta la famiglia. Lui stesso ha telefonato ai carabinieri per avvisarli che con lui c'era anche il figlio minorenne. La legge tutela al massimo i bambini, e lo sgombero era quindi diventato impossibile. Non solo: la moglie dell'inquilino abusivo, anche lei trasferita nella casa comunale, è di nuovo incinta, quindi di spostare la famiglia se ne potrà parlare solo tra 18 anni, quando anche il nuovo bambino passerà la soglia della maggiore età. Tra le case popolari del Comune di Venezia episodi di questo tipo sono molto comuni: i “furbetti” che usano i figli minorenni come scusa per non farsi sfrattare sono infatti molto numerosi.

CAOS AL CIRCUS – Anche una seconda famiglia, sempre residente nelle case popolari di Chirignago, utilizzava i bambini come “scudo”. Inquilini perfettamente in regola, non abusivi, questo secondo nucleo famigliare aveva però l'abitudine di mettere a ferro e fuoco il complesso del Circus, causando disturbo a tutti gli altri residenti. L'assessorato al Patrimonio e alla Casa ha quindi cercato di spostarli in un altro complesso residenziale, dove avrebbero potuto creare meno problemi, ma la famiglia non ne voleva sapere. Anche loro hanno minacciato di mettere i figli minori davanti alle porte nel caso in cui le autorità pensassero ad uno sgombero. Per potersi spostare gli inquilini chiedevano ben tre appartamenti al posto di quello che occupavano al Circus. Il Comune è riuscito a farli muovere minacciando di togliere al loro affidamento proprio quei bambini che la famiglia si riprometteva di utilizzare come “scudo” davanti alle forze dell'ordine. Entrambi i casi al Circus evidenziano quello che l'assessorato sostiene da tempo: certe tutele destinate ai più deboli fin troppo spesso finiscono per diventare armi in mano ai più “furbi”.

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