rotate-mobile
Cronaca

Casinò Venezia, piano industriale Ca' Noghera. Sindacati: "Fallimento annunciato"

"Non vorremmo i costi si ripercuotessero sulla cittadinanza con l'introduzione di nuove tasse, oppure con tagli ai servizi", commentano le sigle Fp Cgil, Uil Fpl e Csa Ral

Il piano industriale del Comune di Venezia per il Casinò proprio non va giù ai sindacati, specie nella parte che riguarda Ca' Noghera. 

"Da un sindaco imprenditore che blatera in continuazione della necessità di attrarre investitori stranieri ci saremmo aspettati di più rispetto al solo rinnovo del parco slot machine o del maquillage della struttura vicina all'aeroporto - commentano Daniele Giordano (Fp Cgil), Mario Ragno (Uil Fpl) e Sergio Berti (Csa RAL) - ricordando - Il Veneto è la quarta regione in Italia dove i giocatori spendono di più (1.340 euro all’anno - fonte studio Ipsad 2014) e anche per numero di ‘macchinette’ (oltre 34mila).

Le sigle sindacali non hanno dubbi: "Il piano di ‘rilancio’ dovrebbe puntare ad aggredire questi numeri e a portare clienti facoltosi, non con l’unica idea e tutta da valutare, di aderire a 'China Friendly', un circuito di agenzie turistiche cinesi. Non vorremmo - aggiungono Giordano, Ragno e Berti - che il fallimento annunciato di questo nuovo piano industriale, che avrà conseguenze sulle casse comunali (sono a rischio 20 milioni e gli ultimi dati della Casa da Gioco parlano di un possibile aumento dell’utile di un insignificante 2%), si ripercuotesse sulla cittadinanza con l’introduzione di nuove tasse o l’aumento di quelle esistenti, oppure con tagli ai servizi continuando con la linea di far pagare tutto ai lavoratori".

Puntano il dito le rappresentanze: "D’altra parte, con un sindaco che preferisce spendere soldi pubblici per comprare droni piuttosto che assumere precari e supplenti tutto è possibile. Stupisce inoltre come nella discussione sulla casa da gioco non si accenni minimamente al personale ispettivo, benché alle dirette dipendenze dell’ente comunale. Si tratta di una trentina di ispettori – continuano Cgil, Uil e Csa - a cui il Sindaco vuole tagliare le indennità, e che sono in numero insufficiente a vigilare sulla legalità delle operazioni di gioco nelle due sedi". 

Questa "sottovalutazione" del rischio, scrivono Giordano, Ragno e Berti, non tiene conto di come "la criminalità organizzata, specie nei momenti di crisi, punti sulle case da gioco per riciclare denaro o operazioni criminose che sono collaterali ai giocatori. È un fenomeno che viene illustrato anche nella relazione della Commissione Antimafia, nella quale il Casinò di Venezia è l’unico citato come esempio di società esposta a operazioni di riciclaggio". Le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori rompono il silenzio, chiedendo al più presto un confronto con il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Casinò Venezia, piano industriale Ca' Noghera. Sindacati: "Fallimento annunciato"

VeneziaToday è in caricamento