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Cronaca

"Nelle celle mancano luce e aria" Lo Spisal a Santa Maria Maggiore

I tecnici del Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza il 9 giugno saranno al carcere di Venezia, i detenuti protestano anche per il sovraffollamento

“Nelle nostre celle mancano luce a aria”. Una quindicina di carcerati presentano ricorso, a Santa Maria Maggiore arrivano i tecnici dello Spisal. Il sopralluogo veneziano è stato disposto dal Tribunale di Sorveglianza, le condizioni saranno verificate il prossimo 9 giugno alle ore 10.30. Come riporta La Nuova Venezia, un nutrito gruppo di detenuti ha denunciato due problemi: il sovraffollamento e la carenza di luce e aria.

Le grate rivolto verso l’alto e i vetri opachi comportano, secondo i detenuti, una situazione di visibilità limitata che a più di qualcuno avrebbe già provocato problemi di vista. “Si può leggere solo se c’è il sole che illumina le facciate” hanno spiegato, precisando che il problema sta peggiorando giorno dopo giorno.

Ma un altro grosso problema è appunto quello del sovraffollamento, di cui si parla da anni. Già lo scorso febbraio il Tribunale di Sorveglianza di Venezia emise una serie di ordinanze per ordinare all’amministrazione penitenziaria almeno sette metri quadri per ciascun detenuto. E’ questo, per il Consiglio d’Europa, il “minimo vitale” da prevedere per i detenuti. A Venezia la normativa è rispettata? In caso di mancato rispetto si parla di 100 euro di risarcimento al giorno per ogni persona. I tecnici Spisal dovranno fare una lunga serie di accertamenti.

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