Schiacciata dalle porte automatiche, si rompe una gamba. Ma l'assicurazione non risarcisce
Disavventura per un'anziana di Marcon, che si è rivolta a Studio 3A. Per lei frattura a un femore. "La compagnia si è rifiutata di collaborare, eppure il malfunzionamento è evidente"
Le porte automatiche non "recepiscono" a dovere la presenza di una persona e si chiudono all'improvviso, schiacciando un'anziana che finisce a terra e si frattura una gamba. L'incidente è avvenuto nel 2016 al centro commerciale Valecenter di Marcon, vittima una signora residente in paese che al tempo aveva 86 anni. "Il colpo - racconta Studio 3A, a cui la donna si è rivolta successivamente - l'ha fatta cadere malamente, causandole contusioni alla testa, al braccio sinistro e all'anca, oltre alla rottura del femore sinistro".
L'incidente
Nonostante le circostanze dell'infortunio, però, la compagnia assicurativa del centro commerciale si sarebbe rifiutata di risarcire la signora. "La malcapitata - continua il racconto della società, specializzata in valutazione di responsabilità nei sinistri - è stata soccorsa da diverse persone e trasportata all'ospedale dell'Angelo. La rottura del femore ha richiesto un intervento chirurgico con l'inserimento di una protesi all'anca, quindi una lunga riabilitazione. A tutt'oggi la ottantaseienne non ha ancora recuperato la piena funzionalità dell'arto e ha riportato un danno biologico permanente stimato quanto meno al 25 per cento".
Querela presso i carabinieri
In seguito è stato presentata una querela ai carabinieri di Marcon nei confronti della direzione del centro commerciale, contestando il mal funzionamento dell'impianto di apertura/chiusura delle porte (tra l'altro c'è un video dell'accesso incriminato che documenta come il sistema non si arresti). L'assicurazione, però, ha risposto "picche". "Un atteggiamento inqualificabile - commenta Daniela Vivian, direttore commerciale di Studio 3A - Dopo tutto quello che ha subito, la nostra assistita, a 86 anni di età, sarà anche costretta a intentare una causa. La vincerà senza alcun dubbio, ma intanto passeranno mesi se non anni prima che possa essere risarcita: finora ha dovuto sborsare fior di quattrini tra visite e terapie, ma non ha visto un euro".
Valecenter: "Dispiaciuti, ma la valutazione spetta alla compagnia"
La direzione del Valecenter fa sapere che "pur dispiaciuta per quanto accaduto, non intende entrare nel merito" della vicenda, "proprio perché affidatasi ad una primaria realtà assicurativa cui spetta la valutazione dei casi di specie e l’eventuale difesa, se chiamata a giudizio in tribunale".
