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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pianiga / Via Monte Verena

Riviera a luci rosse: sequestrati tre appartamenti e centro massaggi hot

Duro colpo alla prostituzione "indoor" inferto dai carabinieri di Dolo. Gli immobili requisiti sono a Mira, a Mirano e a Cazzago, dove si trova anche il centro benessere. Un arresto e tre denunciati

Questione di domanda e di offerta. In fatto di sesso a pagamento la Riviera del Brenta negli ultimi tempi deve aver costituito un "segmento di mercato" privilegiato per chi muove i fili della prostituzione. I carabinieri della Tenenza di Dolo, però, hanno inferto un duro colpo all'organizzazione che induce e favorisce il meretricio tra le province di Venezia e Padova. Tre gli appartamenti a luci rosse sequestrati dai militari dell'Arma, che hanno anche scoperto un centro massaggi decisamente "hot" a Cazzago di Pianiga.

Sulla base delle segnalazioni di cittadini esasperati dal continuo andirivieni di clienti in alcuni appartamenti della loro zona di residenza, sono scattati due filoni d'indagine paralleli: il primo si è concentrato sulle abitazioni date in affitto per praticare il mestiere più antico del mondo, l'altro sul centro massaggi, "recensito" con dovizia di particolari da chi lo aveva provato nel web.

Ai militari è bastato appostarsi vicino ai luoghi segnalati per capire che c'era qualcosa di losco sotto. Tre i "blitz": uno l'11 settembre scorso a Mira, in via Confine. Nell'appartamento in questione, affittato a una cittadina cinese 38enne residente in provincia di Torino (non un caso lontano dal Veneto), si prostituiva una connazionale 40enne. Prezzo del "servizio" cinquanta euro.

Otto giorni più tardi è stato sequestrato un altro appartamento. Stavolta a Mirano, in via Miranese 110. Stesso meccanismo. Denunciato per favoreggiamento della prostituzione l'affittuario, un cittadino di nazionalità cinese di 55 anni, residente a Prato, e sorpresa quasi "sul fatto" una connazionale di 42 anni. Tariffario sempre di 50 euro.

In mezzo ai due "blitz" in immobili "cinesi", un'altra irruzione. Nel mirino è finito un appartamento a Cazzago di Pianiga, in piazza Carlo Alberto dalla Chiesa. In questo caso a essere denunciato è stato un cittadino veneziano, residente nel centro storico. N.D., 40enne, impiegato in un'azienda privata. Era lui a pagare l'affitto e permettere a due cittadine di nazionalità romena, una di 20 e l'altra di 28 anni di prostituirsi. I clienti non mancavano, tanto che i due piani dell'immobile permettevano alle due donne di accogliere i clienti contemporaneamente. Per i "servigi" delle giovani il costo era più alto rispetto agli appartamenti precedenti: da cento a duecento euro, a seconda della prestazione richiesta.

Il secondo filone di indagine dei carabinieri si è concentrato solo qualche centinaio di metri più in là rispetto a piazza Dalla Chiesa. I militari dell'Arma, infatti, da settimane avevano sotto controllo il centro di massaggi orientali "Xin Yuan", in via Monte Verena. Flusso di clienti continuo, la stragrande maggioranza maschile. Il motivo era semplice: oltre alla seduta terapeutica, con un semplice sovrapprezzo di 10 o 20 euro, poteva essere compresa anche una masturbazione. Interrogati dagli inquirenti, i clienti non hanno avuto problemi nel dichiarare cosa succedeva tra i lettini dell'esercizio.

 

I soldi poi venivano gestiti da R.W., 41enne di nazionalità cinese, residente sempre a Cazzago. Era lei che li raccoglieva a fine giornata o al termine della prestazione. Raccolte le informazioni, i carabinieri il 24 settembre, alle 16, sono entrati nel centro, sorprendendo pure un cliente in atteggiamenti "particolari". Due le "massaggiatrici" orientali, una di 39 e una di 25 anni, entrambe di bella presenza. Inevitabili le manette per R.W., arrestata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravati. Ora si trova nel carcere femminile della Giudecca.

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