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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Jesolo

Chiusa la terapia intensiva del reparto covid dell'ospedale di Jesolo

Trasferito ieri l'ultimo paziente. Da marzo, in questo reparto sono stati curati oltre 60 pazienti

Il 18 maggio - in concomitanza con la conclusione del lockdown - è stato chiuso il covid-hospital di Jesolo: il reparto di terapia intensiva dedicato ai malati con coronavirus, infatti, è rimasto vuoto dopo che l'ultimo paziente è stato trasferito al reparto malattie infettive. Nell'ospedale restano, secondo i dati del bollettino serale di Azienda Zero, 6 pazienti Covid, tutti però in "area non critica". «La riduzione del numero dei contagi e dei pazienti sintomatici gravi ci consente di chiudere quest’area allestita lo scorso marzo - commenta il direttore dell'Ulss 4, Carlo Bramezza -. È un fatto epocale perché mai ci saremmo immaginati di arrivare a questa situazione, ma finalmente iniziamo a vedere la luce e a ritornare pian piano alle attività ordinarie. Tuttavia non cantiamo vittoria, perché il coronavirus è ancora presente e può ritornare se allentiamo le dovute precauzioni».

La terapia intensiva, si intende, non viene definitivamente chiusa ma "congelata": in caso di bisogno dovrà ritornare a svolgere la propria funzione in breve tempo. Da marzo a ieri la terapia intensiva del covid-hospital di Jesolo ha più volte raggiunto la capienza massima di 14 pazienti in situazioni critiche, e sono oltre 60 i pazienti curati. Fabio Toffoletto, direttore della terapia intensiva, ha riepilogato: «Gli ultimi mesi hanno rappresentato un vero e proprio sconvolgimento delle nostre vite e di quelle di molte famiglie colpite dal virus. Abbiamo allestito l'intera unità operativa nel giro di 96 ore, dal primo all'ultimo collaboratore, dall'infermiere al medico, ho visto tantissime persone all'opera e tutti si sono impegnati moltissimo tanto da raggiungere ottimi risultati per quanto riguarda il dato di sopravvivenza dei pazienti». Tra gioie e dolori: «Il ricordo più bello è la felicità degli operatori nel momento in cui hanno rimosso l’ossigeno ad un paziente e questo, che rischiava la morte, si è risvegliato. Il ricordo più amaro sono i tanti familiari impossibilitati ad essere vicino ai propri cari qui ricoverati».

Anche relativamente ai reparti dedicati ai pazienti infetti in questi giorni all'ospedale di Jesolo ci sono state novità. Sono stati chiusi i blocchi “Covid 1” e “Covid 2” e attualmente resta attivo il terzo blocco da 26 posti letto con 6 pazienti ricoverati. Quest’area aveva raggiunto il picco massimo di degenze a inizio aprile con 60 ricoveri sui 70 posti disponibili. «Ci auguriamo tutti di ritornare alla normalità prima possibile - conclude il direttore di questo reparto, il dottor Lucio Brollo -. Dopo 35 anni di carriera mai avrei immaginato di dover gestire una realtà come questa, realtà dove tutti i collaboratori hanno svolto e continuano a svolgere un lavoro egregio. La più grande soddisfazione? Oltre ad aver ben lavorato in questo reparto, è stata sicuramente l’ondata di vicinanza e di affetto arrivata dalla popolazione nei nostri confronti, la quale  ancora oggi ci ferma per strada per complimentarsi definendo “eroi” i medici e gli infermieri che hanno lavorato qui».

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