Sindacati di polizia sul piede di guerra contro la spending review introdotta dal ministero dell'Interno per risparmiare sulle spese di utenze e uffici. Su 110 province italiane, infatti, 101 potrebbero vedersi tagliare almeno un presidio di polizia nel proprio territorio. Venezia in questo non fa eccezione. Entro l'estate dunque potrebbero rimanere vittima della riorganizzazione calata dall'alto tre avamposti.

Il Comune più penalizzato sarà Portogruaro, che rischia di vedersi chiudere sia la sede del distaccamento di polizia stradale, sia quella del posto di polizia ferroviaria. La mannaia, però, dovrebbe calare anche sulla questura di Santa Chiara a Venezia: a essere tagliato potrebbe essere l'ufficio della Squadra nautica, che passerebbe alle dirette dipendenze della questura stessa.

Una rimodulazione (in cui non ci sarà alcun agente che resterà a casa) che non lascia naturalmente tranquilli i sindacati delle forze dell'ordine, i quali anzi annunciano di essere sul piede di guerra. "Queste chiusure avranno subito una ricaduta sul cittadino - dichiara Mauro Armelao, segretario regionale dell'Ugl Polizia di Stato - Gli uffici dove dovranno recarsi gli abitanti di Portogruaro saranno ben più lontani".

In attesa di capire effettivamente le mosse del Viminale, all'orizzonte si staglia l'ipotesi di una manifestazione di piazza: "Siamo pronti a scendere in strada come Ugl al fianco dei cittadini che chiedono maggiore sicurezza - afferma Armelao - Il risparmio a Roma deve iniziare tagliando le pensioni d'oro e un ramo del Parlamento. Oltre che facendo rientrare il personale impiegato nelle missioni all'estero. Questa è una vergogna".