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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Collaborazioni e incarichi al Comune di Venezia: «criticità» secondo la Corte dei Conti

Passati in rassegna provvedimenti dell'amministrazione del 2017-18. I consiglieri del Partito Democratico e del Gruppo Misto interrogano il sindaco

Collaborazioni e incarichi al Comune di Venezia: alcuni dei provvedimenti dell'amministrazione, degli anni 2017 e 2018, finiscono nel mirino della sezione regionale della Corte dei Conti. Varie le criticità rilevate.

Graduatorie e pagamenti mensili

Alcune riguardano affidamenti di ruoli, all'esterno dell'Ente, attribuiti senza prima cercare all'interno la «presenza di figure professionali in possesso delle caratteristiche richieste dall’incarico da conferire, né di graduatorie relative ai bandi per il conferimento di incarichi co.co.co. concernenti il profilo professionale ricercato. Si evidenzia, tuttavia, che il riferimento all’assenza di personale qualificato interno all’amministrazione è riportato». Un aspetto problematico riguarda invece il pagamento dei corrispettivi in rate mensili. Scrive la Corte: «detta modalità, sebbene non vietata per legge, potrebbe essere considerata, unitamente ad altri elementi, sintomatica di elusione della normativa, celando un rapporto di lavoro di tipo subordinato».

Amministrazione trasparente

Assenza del parere del collegio dei revisori, durata dell’incarico superiore alla durata del progetto, e incarichi «non pubblicati sul sito istituzionale del Comune di Venezia, nella sezione dedicata all'amministrazione trasparente, Consulenti e collaboratori», rappresentanto altri punti critici sui quali la Corte dei Conti ha chiesto delucidazioni al sindaco. «Nel sito dedicato all’Amministrazione trasparente risultano pubblicati i dati dell’incarico - si legge nella deliberazione dell'organo di controllo di aprile 2019, ma - lo schema di contratto allegato al provvedimento appare fuorviante, in quanto potrebbe essere interpretato come vietato il rinnovo. Il riferimento è alla frase "eventuale disponibilità del collaboratore di ulteriori richieste collaborative", in contrasto con la normativa vigente. Infine, non risulta espressamente spiegato, all’interno del provvedimento, il motivo per il quale viene affidato l’incarico di co.co.co. a una persona che non è la prima in graduatoria».

Reazioni

Duri i commenti della capogruppo Pd in Consiglio comunale, Monica Sambo, e del consigliere del Gruppo Misto Ottavio Serena. La prima annuncia la presentazione imminiente di un'interrogazione. Il secondo la scrive e la invia al sindaco Brugnaro, giovedì 22 agosto, per sapere se: «sia al corrente delle situazioni e se corrispondano al vero. Se sì, come ritenga di intervenire per far sì che tali accadimenti non abbiano più a ripetersi». «Questa amministrazione si è vantata negli anni (dal 2014 ad oggi) di aver diminuito il personale da 3100 a 2600 dipendenti - scrive Sambo. Se i punti critici evidenziati dalla Corte dei Conti venissero confermati -  scopriamo come ha fatto. Ha esternalizzato servizi che prima venivano svolti dai dipendenti del Comune, pensiamo agli operatori di strada o a quelli delle biblioteche (aumentati esponenzialmente). Ha messo in difficoltà alcuni servizi, pensiamo alle Anagrafi che sono state chiuse e accentrate, con problemi di sovraccarico di lavoro ancora irrisolti. Ha diminuito la spesa per i dipendenti pubblici creando precariato». «Il primo cittadino convochi un’apposita Commissione - conclude Serena - al fine di esaminare le 15 determine dirigenziali oggetto di critica da parte della Corte dei Conti».

Responsabilità

«La Sezione regionale di controllo per il Veneto - precisa la Corte dei Conti - richiama l'amministrazioni destinataria della presente pronuncia alla puntuale osservanza delle disposizioni in materia, con l’avvertenza che la violazione di principi e criteri può comportare responsabilità amministrativa».

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