Alla presenza del questore Angelo Sanna, la questura di Venezia ha reso omaggio ai defunti della Polizia di Stato. La cerimonia, come ogni anno, si è svolta al cippo interno nell’area verde della caserma “Albanese” a Santa Chiara a Venezia.

LA COMMEMORAZIONE. “Non sono presenti fisicamente qui, ma assolutamente presenti nella memoria  e nei cuori di tutti noi”, è stato il commento all’unisono del Questore e del cappellano della Polizia di Stato della provincia di Venezia don Giuseppe Costantini, in ricordo di tutti i colleghi scomparsi in tempi recenti o più remoti. Ed è stato proprio su questo tema che si è incentrato il breve momento di riflessione che è seguito alla lettura di un passo della Bibbia, ovvero la lettera di San Paolo Apostolo ai Romani: il ricordo che lascia in ciascuno di noi chi abbiamo conosciuto, o a cui abbiamo voluto bene. "I nostri defunti continuano a vivere in ciascuno di noi, e a parlarci attraverso il loro esempio e quello che hanno saputo costruire ed essere; quel che siamo oggi è anche il frutto del loro impegno tra noi".

I PRESENTI. A prendere parte alla cerimonia, i familiari, moltissimi poliziotti in servizio in questura, nei commissariati veneziani e nelle specialità con sede nella provincia, nonché i funzionari responsabili di uffici, divisioni e reparti. Al termine della cerimonia è stata letta la preghiera a San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, mentre nel corso della commemorazione è stata deposta una corona sul cippo che ricorda il sacrificio dei poliziotti morti in servizio.