Mese di maggio duro sul fronte del commercio abusivo a Venezia: ancora una volta, infatti, la polizia municipale è stata impegnata in un super lavoro di contrasto ai venditori ambulanti. Circa trecento i venditori ingaggiati, 150 le operazioni in totale, 5mila gli oggetti rinvenuti e sequestrati nel solo mese di maggio.

COSA E DOVE. Le zone maggiormente interessate sono state: Cannaregio, da San Felice fino a Campo Santi Apostoli, il tratto compreso tra San Bartolomeo e Rio Terà Foscarini, il sestiere di San Marco ed in particolare tutte le zone “calde”, da Piazza San Marco a via XII marzo fino a Campo Santo Stefano, ed altre aree della città comprendenti anche Piazzale Roma, zona di arrivo dei venditori. Tra la merce illegalmente posta in vendita gli agenti hanno trovato di tutto: abbigliamento ed accessori in pelle come borse e cinture, articoli di fioreria, oggetti vari, in gran parte bastoni per fotografie in autoscatto – “selfie”, articoli recanti marchio contraffatto come borse ed occhiali. La Polizia Municipale conferma quindi il dato percentuale della merce contraffatta posta in vendita, che rimane stabile da anni su valori compresi tra il 3 ed il 6% del sequestrato complessivo.

QUALI VENDITORI. Cambia anche il "tipo" di venditori: i bangladesi appaiono ormai in netta maggioranza rispetto ai venditori senegalesi e molto più flessibili nelle modalità di vendita. È ormai accertato che modificano la tipologia della merce posta in vendita durante la giornata: di giorno “selfie”, di sera rose e dardi volanti; in caso di pioggia stivali, ombrelli e mantelle.