rotate-mobile
Cronaca

"Istigazione al razzismo", Gentilini condannato per le frasi veneziane

Il candidato sindaco della Lega a Treviso riconosciuto colpevole per il comizio in laguna del 2008 in cui se la prese con nomadi e musulmani

Il vicesindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini (candidato alle prossime elezioni per la poltrona di primo cittadino nel capoluogo della Marca), è stato condannato lunedì dalla Corte d'Appello di Venezia al pagamento di una multa di 4 mila euro perché riconosciuto colpevole di istigazione all'odio razziale. Un pronunciamento che ricalca la condanna di primo grado, emessa nel novembre 2009.

L'accusa faceva riferimento all'intervento svolto dall'ex sindaco 'sceriffo' alla Festa della Lega del 14 settembre 2008 a Venezia, quando Gentilini aveva invocato "rivoluzione e pulizia" contro extracomunitari e nomadi, e invitato i musulmani ad andare a fare i propri bisogni "nelle loro moschee".

La corte d'appello ha anche stabilito, quale pena accessoria, il divieto a partecipare a comizi politici per tre anni, sanzione tuttavia "sospesa con la condizionale". (Ansa)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Istigazione al razzismo", Gentilini condannato per le frasi veneziane

VeneziaToday è in caricamento