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Cronaca

"A Venezia più turisti, ma educati": la ricetta di Confindustria per combattere gli incivili

Per l'associazione il problema non è l'eccessivo numero di visite, ma la mancanza di messaggi adeguati per gli ospiti. "Servono segnaletica e sanzioni, ma anche migliori servizi"

"Vogliamo più turisti, ma educati!". È l'appello di Francois Droulers, presidente della sezione turismo di Confindustria Venezia. "Dobbiamo partire da questo assunto perché il turismo è per Venezia la risorsa più importante. Il problema in centro storico - sottolinea - non è tanto dato dal numero di turisti che lo visitano - la Gioconda al Louvre la osservano 9 milioni di persone - ma da aspetti organizzativi del tutto migliorabili. Con riferimento agli ultimi fatti di cronaca tipicamente estivi, cerchiamo di proporre delle soluzioni praticabili e di facile attuazione alla nostra amministrazione".

Quali? "Primo, posizionare in tutti i punti di accesso della città un segnaletica con le prescrizioni del Dress Code e dei comportamenti da evitare, pena sanzioni adeguate. Questa pratica è peraltro ampiamente utilizzata per la visita ai luoghi di culto in tutto il mondo, Venezia non è forse un luogo di culto? Secondo: potenziare le infrastrutture necessarie a chi visita Venezia in giornata con servizi per soddisfare i bisogni fisiologici e personali. Come finanziamo questi investimenti? Agendo sia con una bigliettazione maggiorata sui vaporetti che partono dal litorale sia richiedendo una quota parte della tassa di soggiorno applicata dai comuni limitrofi il centro storico che beneficiano del marchio Venezia senza dare il loro contributo".

"Non possiamo accettare che la stampa internazionale sminuisca il valore del brand Venezia - ammonisce - Diamoci da fare per zittire chi ha interesse ad avere una Venezia turisticamente debole per favorire destinazioni fuori dai nostri confini. Il turista si aspetta che la nostra città sia sicura, pulita e bella e noi questo dobbiamo garantire. I veneziani vogliono vivere in una città sostenibile e si aspettano che il turismo generi ricadute positive. È per questo che dobbiamo agire sul posizionamento del prodotto. Investire nelle nostre attività, combattere l'abusivismo turistico, mettere in rete l'offerta culturale, non potrà che portare valore al brand Venezia e benessere alla cittadinanza".

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