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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Operatori contagiati dal Covid-19: è infortunio dal primo giorno di quarantena

Qualche decina le segnalazioni di sanitari che vedono inquadrata la positività al virus come malattia, ma è improprio in base alla circolare dell'Inail

Le funzioni pubbliche delle sigle sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil, rappresentative dei lavoratori della sanità, sono tornate giovedì pomeriggio in videoconferenza con Ulss3. Un tavolo che, almeno per ora, non si svolgerà più quotidianamente, visto che la prossima data d'incontro è fissata per il 14 aprile, dopo le festività pasquali. Sul tavolo alcuni temi: case di riposo e screening che porta alla luce nuove positività fra pazienti e ospiti delle strutture, e il piano tamponi.

Infortuni

La Regione ha attivato le Usca, unità di continuità assistenziale, attraverso le quali si muove per effettuare test e tamponi anche nelle residenze per anziani. A causa dell’emergenza al loro interno però si sta verificando un problema di organici, come rilevato dalla Regione. La direzione Ulss ha pubblicato avvisi per individuare, su base volontaria, operatori disposti a lavorare nelle case di riposo, ma l'adesione è bassa. E c'è il problema dei contagi. I sindacati hanno ricevuto una ventina di segnalazioni di positività, in pochi giorni fra gli operatori, che non sono state riconosciute come infortuni, nel Veneziano. Sanitari e operatori delle case di riposo contagiati sono andati in malattia. «Continuiamo - scrive Cgil - ad avere notizie di difformità di applicazione dell’infortunio. Dopo la nuova circolare Inail, del 3 aprile, non ci sono dubbi né sull’infortunio né sul riconoscimento del periodo di quarantena». 

La circolare

«Tutti i casi accertati di infezione sul lavoro da Covid-19 faranno scattare la piena tutela dell’Inail - si legge sul sito dell'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) - già a partire dal periodo di quarantena». Lo ha specificato il presidente dell’Istituto, Franco Bettoni, nel giorno della pubblicazione di una nuova circolare che fornisce indicazioni in merito alle prestazioni garantite agli assicurati Inail contagiati nell’ambiente di lavoro o a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa. Come chiarito dalla circolare, «l’ambito della tutela Inail riguarda innanzitutto gli operatori sanitari esposti a un elevato rischio di contagio, aggravato fino a diventare specifico, considerata l’alta probabilità che questi lavoratori vengano a contatto con il virus. Il termine iniziale della tutela decorre dal primo giorno di astensione dal lavoro, attestato dalla certificazione medica per avvenuto contagio, ovvero dal primo giorno di astensione dal lavoro coincidente con l’inizio della quarantena». «In merito ai tamponi purtroppo - conclude Fp Cgil - dobbiamo constatare i ritardi, e il fatto che in molte residenze per anziani il test anticorpale stia sostituendo il tampone è dimostrazione di un aumento delle tempistiche che appare incolmabile».

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