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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Contro gli accattoni molesti una legge per facilitare le espulsioni

Messo a punto nei giorni scorsi un articolo di codice penale che verrà sottoposto al governo. La sua gestazione tra Padova, Treviso e Venezia

Dalla PaTreVe (anche se solo virtuale) al governo. Almeno nelle intenzioni è questo l'itinerario che, come riporta il Gazzettino, dovrebbe seguire la richiesta di introduzione nel codice penale, chiamato 670 bis, per contrastare l'accattonaggio molesto. Un problema che attanaglia tutti i capoluoghi nordestini e che ha visto Padova, Venezia e Treviso fare fronte comune. In cantiere delle pattuglie ad hoc per monitorare i quartieri più sensibili e dei fondi regionali (alcuni già stanziati) per permettere ad alcune selezionate associazioni di censire i questuanti che si muovono sul territorio. Spesso proprio tra le tre città venete, salvo alcuni ritorni nella madrepatria. Specie in Romania.

I comandanti delle polizie municipali dei capoluoghi euganeo, lagunare e della Marca hanno quindi chiesto all'Anci, l'associazione nazionale dei comuni italiani, di fare da ambasciatore con il governo. Per chiedere l'introduzione del nuovo articolo messo a punto alcuni giorni fa a Padova, con in prima linea a quanto pare il vicesindaco reggente Ivo Rossi. La norma prevederebbe una sanzione fino a 500 euro e l'espulsione immediata nel caso in cui il mendicante molesto abbia precedenti. In una prima fase invece arrivano una sanzione fino a 200 euro e l'arresto fino a quindici giorni. Se c'è l'aggravante dell'offesa alla pubblica decenza si arriva a una sanzione fino a 500 euro e la detenzione fino a un mese.

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