Dopo i ripetuti furti Santa Maria di Sala reagisce con il controllo di vicinato

Negli ultimi giorni i furti non sono mancati: c'è chi ha raccontato di aver rischiato di essere investito dai ladri in fuga su un furgone rubato in via Volpin e chi, suo malgrado, è stata derubata mentre stava assistendo alla messa di suffragio del marito. Quest'ultimo raid in un'abitazione di via Caltana. La frazione di Caselle di Santa Maria di Sala risponde con la cooperazione alle incursioni dei malviventi. Anche qui, infatti, sta prendendo piede il modello del "controllo di vicinato", attraverso cui i residenti si aiutano l'un l'altro segnalando anomalie o eventuali intrusi.

Si sfruttano i social network (come Facebook) o i gruppi whatsapp. Un'idea che a breve dovrebbe coinvolgere l'intero paese, anche grazie all'appoggio istituzionale del Comune. Il 21 marzo prossimo è prevista a Villa Farsetti la prima riunione "generale", con la presenza di sindaco e assessori, oltre che dei rappresentanti delle forze dell'ordine. Si spiegherà cosa significa in concreto il controllo di vicinato e come funziona, raccogliendo adesioni al progetto. In ogni caso già i cittadini di Caselle e di Veternigo si sono organizzati da sé, e già le segnalazioni danno i loro frutti.

"Ci relazioniamo con le altre realtà strutturate sul territorio veneziano - spiega Paola Regazzo, una delle promotrici - tra Spinea, Martellago e Mira ci dicono che dove ci sono i cartelli del controllo di vicinato i furti sono diminuiti. Magari è una coincidenza, ma è un fatto. Siamo convinti possa funzionare. Purtroppo negli ultimi giorni si sono registrati diversi furti nella nostra zona, per questo è aumentato il numero di residenti disposti ad aderire all'iniziativa". Dai promotori si sottolinea come l'organizzazione sia apolitica e apartitica: "Niente ronde - concludono - solo un occhio in più per aiutare gli altri e le forze dell'ordine, che non possono essere presenti 24 ore su 24".