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Cronaca Marghera / Piazza del Mercato

Omicidio di Marghera, il gip convalida l'arresto: Duini resta in carcere

L'assassino, reo confesso, parla davanti al giudice e ripercorre quando accaduto quella notte

Gianfranco Duini, il 43enne che venerdì scorso ha ucciso a coltellate la moglie Claudia Bortolozzo, resta in carcere. Lo ha deciso il gip del tribunale di Venezia che questa mattina ha convalidato l’arresto dell’uomo, reo confesso. Il delitto si era consumato intorno alle 3 del mattino nell’appartamento in cui la coppia viveva, in piazza Mercato a Marghera.

La ricostruzione

Duini ha raccontato che la compagna, di 51 anni, lo ha svegliato per chiedergli di accompagnarla in bagno a bere. Dopo averla portata, sono tornati a dormire. «Ho cominciato a sudare, non capivo cosa stesse succedendo e sono andato a lavarmi la faccia – aveva già detto l’indagato al suo avvocato Baldassare Mistretta il giorno dopo l’omicidio -. Da quel momento non ricordo nulla». Subito dopo, il 43enne è andato in cucina, ha preso un grosso coltello e ha sgozzato la moglie. Altre coltellate gliele ha inferte al torace, ma il numero sarà stabilito domani con l’autopsia che è stata disposta dalla procura.

I dubbi sul movente

Dopo aver ucciso la donna, Duini ha chiamato la polizia, dicendo «Ho fatto una cazzata». Gli agenti lo hanno arrestato e accompagnato in carcere. L’uomo finora non ha chiarito il movente, sul quale stanno lavorando gli investigatori. Una delle ipotesi è che Duini non riuscisse più a sopportare la malattia della moglie. Entrambi erano in cura al centro di salute mentale di Marghera da molti anni. Claudia Bortolozzo, che aveva una patologia più grave, aveva anche un amministratore di sostegno.

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