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Cronaca Castello / Rio Terà primo del Parrucchetta

E' caccia al giustiziere delle doppie Scatta la "guerriglia dei nizioleti"

C'è chi proprio non sopporta la toponomastica cittadina. Armato di vernice nera cancella le nuove consonanti in più. E il web si divide

C'è chi la politica linguistica del Comune non la sopporta proprio. Al punto da darsi alla "guerriglia del nizioleto". Negli ultimi giorni a Venezia c'è in giro un "giustiziere misterioso". Nel suo mirino non finiscono lestofanti o delinquenti. No. Lui non sopporta le nuove doppie comparse nella toponomastica cittadina.

Una operazione di restauro condotta dall'assessorato competente che ha scatenato un vespaio di polemiche, con tanto di convegni ad hoc e interventi di illustri linguisti. Come spesso accade, però, c'è chi ha voluto passare dalle parole ai fatti. Ma la maggioranza dei cittadini in questo caso si dissocia. "Pezo el tacon del buso", è il commento più frequente sui social network. Il "giustiziere delle doppie", infatti, notte tempo è entrato in azione e armato di vernice nera ha cancellato da alcuni nizioleti alcune consonanti che per lui non ci dovevano essere. Così il restauro, pagato dalla collettività, è andato a farsi friggere.

Sui social network il dibattito si è subito infervorato tra i "lo comprendo ma non lo farei", i "bravo, così si fa" e i "questo è un delinquente". In ogni caso "sotoportego de la Madonnetta" è tornato senza doppie come Ponte del Parrucchetta. Due tra le testimonianze fotografiche diventati virali su Internet (soprattutto nel gruppo Facebook "Il passato e il presente dei nizioleti".

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