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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Marghera

In corteo fino a Venezia, i lavoratori Eni potrebbero bloccare il ponte

Lunedì 28 luglio manifestazione dei dipendenti dello stabilimento Cracking. Protestano per la ritardata apertura del sito di Marghera

A Venezia ci vogliono arrivare. E da Marghera vogliono partire. Come effettueranno il tragitto è ancora tutto da vedere, ma la possibilità che decidano di percorrere a piedi il Ponte della Libertà, come riporta il Gazzettino, c'è. Sono i lavoratori dello stabilimento Cracking e della Raffineria Eni, in trincea dopo l'annuncio del nuovo amministratore delegato Claudio Descalzi dell'apertura ritardata del primo stabilimento per "problemi burocratici".

I dipendenti, però, pensano esattamente il contrario: che questo periodo di limbo possa nascondere invece qualcosa di peggio. Di qui la decisione di manifestare il 28 luglio prossimo "con modalità da individuare e con il coinvolgimento di tutti i lavoratori del sito prevedendo presidi di tutte le portinerie del Petrolchimico per poi partire tutti assieme in direzione del Consiglio regionale e della Prefettura", recita una nota dei sindacati. Tutti a Venezia, quindi.

"Chiediamo urgentemente un incontro con le istituzioni venete e veneziane e con il ministero dell'Ambiente - continuano i rappresentanti dei lavoratori - Si riconvochino i tavoli di trattativa che hanno prodotto gli accordi per la Bioraffineria e per la riconversione del cracking di Versalis, con la presenza dei team leader dei progetti. L'Eni in questo territorio ha solo creato disoccupazione e incertezza del futuro". Dopo il corteo lagunare, il giorno seguente una folta rappresentanza di dipendenti parteciperà alla manifestazione nazionale a Roma. Assieme ai colleghi degli altri stabilimenti italiani.

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