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Cronaca Jesolo

Rifiuti spiaggiati a Jesolo "Costi insostenibili, i Comuni limitrofi puliscano i fiumi"

Il presidente di Confcommercio San Donà/Jesolo, Angelo Faloppa, lancia l'idea: "Ci sono imprese che a titolo gratuito puliscono i fiumi. In cambio utilizzano i rifiuti raccolti"

Oltre 3,7 milioni di euro in sette anni. Tanto è costato a Jesolo raccogliere e smaltire i rifiuti che il mare ha trascinato fin sulla battigia durante le mareggiate. Rifiuti gettati in mare dai fiumi, in particolare il Piave, che sfocia a Cortellazzo. "Spese importanti e sempre più insostenibili e che tolgono risorse alle casse comunali e, di conseguenza, alla collettività, perchè potrebbero essere impiegate per migliorare i servizi". Lo dichiara il presidente di Confcommercio San Donà/Jesolo, Angelo Faloppa, che ha deciso di scendere in campo. "Nei giorni scorsi ho avuto i dati riferiti ai costi che la città deve sostenere per raccogliere e smaltire lo spiaggiato: sono cifre incredibili, ben oltre a quello che possiamo immaginare. Per questo c'è la necessità di studiare fin da subito un intervento che contribuisca a risolvere, o comunque migliorare, la situazione fin dal prossimo autunno/inverno".

I dati, dunque. Complessivamente, tra costi di smaltimento, ecotassa (da versare alla Regione) e altri costi (terze ditte), dal 2009 al 2015, dalle casse comunali sono usciti la bellezza di 3.713.271,64 euro. L'annus horribilis il 2013, con oltre 1,1 milioni di euro; quello più "economico" il 2009, con poco più di 305mila euro. Si è sfiorato il mezzo milione di euro nel 2012, mentre nel 2015 si sono spesi circa 362mila euro.

"Dati che dimostrano come serva un rimedio", continua Faloppa che avanza subito una proposta. "Di recente nei Comuni che vanno da Ponte di Piave fino a Ponte di Vidor c'è l'esempio concreto di affidamento a una azienda specializzata nella pulizia del fiume e delle rive; questo avviene in forma gratuita, ottenendo in cambio l'utilizzo di quanto "raccolto" durante l'operazione. Direi che questo può rappresentare il giusto compromesso, in tempi in cui praticamente tutti i Comuni non hanno disponibilità economiche da impiegare". Da qui l'appello. "Mi rivolgo alle amministrazioni comunali, a cominciare da quelle del Basso Piave: fate squadra e rivolgetevi a queste aziende per la pulizia dei corsi d'acqua: si aiuterebbe a ridurre drasticamente il problema del rischio idraulico e dei costi di smaltimento dei rifiuti per Jesolo e comunque per le città della costa. Mi auguro che tutte le amministrazioni comunali abbiano la volontà di collaborare per trovare una soluzione quanto prima".

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