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Cronaca

Cresce il sovraindebitamento nel Veneziano, boom di richieste per la "salva-suicidi"

Si tratta di una normativa che permette di rateizzare i debiti, potendo giungere ad una riduzione fino all'80%. Primo trimestre nero: +12% di "grandi debitori"

ll caso più eclatante è quello di un socio che ha comprato casa accendendo un mutuo, poi si è indebitato per la ristrutturazione dell’abitazione e, alla fine, si è ritrovato senza lavoro, non potendo più onorare un debito molto pesante. Ma c’è anche il pensionato con cartelle Equitalia da capogiro che mai e poi mai potrà pagare se non impegnando ogni mese il suo assegno previdenziale.

Insomma, nel 2017 sono tanti (in crescita del 12% sul primo trimestre del 2016) i veneziani che si sono rivolti all’Adico con situazioni di sovraindebitamento disperate. Fra questi, naturalmente, rientrano tutti i soggetti che intendono rottamare le cartelle Equitalia, e che vogliono capire se qualche debito sia prescritto o meno. Ma un terzo delle persone che si sono rivolte all'associazione nei primi tre mesi del 2017 lo ha fatto per chiedere informazioni circa la legge numero 3 del 27 Gennaio 2012, chiamata, forse in modo inappropriato, “legge salva suicidi” o “legge cancella debito”.

La normativa stabilisce norme in materia di soluzione delle situazioni di sovraindebitamento dei soggetti non fallibili. È una legge ormai in vigore da alcuni anni, ma non è ancora ben conosciuta, né dai cittadini, né dagli operatori del diritto. In pratica, come spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, "il debitore, quasi sempre con l’aiuto di un esperto, può predisporre una proposta di pagamento rateizzato di quanto dovuto o di uno stralcio dei debiti, ovvero di una riduzione degli stessi. A questo punto il piano viene presentato al Tribunale, e sarà il giudice a decidere, con propria autonoma decisione, se renderlo esecutivo. Se il giudice dà il via libera, il creditore, dovrà per forza accettarlo".

La norma, come detto, è rimasta semisconosciuta anche se le poche decisioni del giudice prese in materia sono risultate molto vantaggiose per il debitore. In alcuni casi le cifre dovute sono state ridotte anche dell’80%. "Naturalmente - conclude Garofolini - per raggiungere tali risultati devono sussistere condizioni ben definite. Noi, prima di affidare la decisione al Tribunale cerchiamo di raggiungere gli stessi obiettivi trovando una transazione con la controparte. La legge in questione torna utile in assenza di un accordo. Chiunque voglia capire meglio il meccanismo della norma o desideri preparare la documentazione necessaria per accedervi, può contattare la nostra associazione".

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