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Cronaca

Da oggi all'Angelo c'è un piccolo rifugio per chiudersi nel dolore

Inaugurata martedì pomeriggio la "stanza di Jacopo" nell'ospedale di Mestre. Una camera per garantire privacy a chi vive momenti tragici

Una stanza per chi, nell'Ospedale di Mestre, si troverà a vivere momenti difficili: è la "Stanza di Jacopo", aperta e messa a disposizione da martedì, nella zona del pronto soccorso dell’Angelo. La “Stanza di Jacopo” conserva con il suo nome la memoria di un giovane deceduto in un ospedale di Londra. La mamma, la signora Fausta, ha ricordato come in quei momenti terribili è riuscita ad avere un briciolo di conforto da una stanza che l'ospedale inglese le mise a disposizione: "Quella stanza è stata per noi – ha spiegato durante la piccola cerimonia all’Angelo – un luogo di sosta, di isolamento, di preghiera. Mentre vivevamo il dramma della morte di nostro figlio, ci ha permesso di stare da soli e di riflettere. Una volta usciti da quella esperienza per noi cruciale, e rivivendola con il pensiero, ci siamo convinti che il modo migliore per ricordare Jacopo fosse quello di dotare anche altri ospedali di un luogo simile, dedicato alla privacy e al dolore dei familiari di chi sta male”.

Il locale realizzato all’Angelo è stato quindi pensato, voluto e arredato dall'Associazione onlus “La stanza di Jacopo”, nata appunto con l’obiettivo di realizzare questa struttura negli ospedali italiani. Il presidente della onlus, Gabriele Lalatta Costerbosa, ha riassunto il lavoro svolto, sottolineando come a Mestre la “Stanza di Jacopo” si sia venuta ad inserire in un ospedale che mostra, anche con il suo aspetto complessivo, un grande sforzo di accoglienza e una grande attenzione verso l’utenza.

“Come avevamo promesso – ha spiegato il direttore generale, Giuseppe Dal Ben – abbiamo realizzato anche qui all’Angelo la ‘Stanza di Jacopo’, come luogo che va incontro al dolore, che accoglie e conforta chi vive in pronto soccorso situazioni di dramma.

La “Stanza di Jacopo” realizzata all’ospedale dell’Angelo è stata dedicata, per volere dell’Associazione “Stanza di Jacopo” e della signora Fausta, a Caterina Alzetta, giovane figlia del dottor Michele Alzetta, primario del pronto soccorso di Venezia, deceduta tragicamente nel 2014. Anche in questo modo l’associazione e la signora Fausta hanno voluto esprimere la vicinanza e la collaborazione piena con l’Ulss 12 già sperimentata all’ospedale civile di Venezia, dove un’omologa “Stanza di Jacopo” è stata aperta nell’ottobre scorso.

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