rotate-mobile
Cronaca Carpenedo / Via Trezzo

Dopo il nubifragio si contano danni tra Mestre, Miranese e Riviera

La tempesta che si è abbattuta lunedì sera ha lasciato il segno. Blackout per tutta la notte e danni molto pesanti, anche nella storica Villa Pisani

Due giorni dopo la tempesta, per Mestre, Miranese e Riviera è ancora l'ora della conta dei danni. Il day after del nubifragio, naturalmente, è stato pieno di interventi per i vigili del fuoco. Alle prese con le "pratiche" ancora rimaste aperte dopo una serata in cui sono pervenute al centralino dei pompieri poco più di una cinquantina di richieste d'aiuto. Con il vento e l'acqua che copiosa, e a tratti violenta, è caduta a terra non si contano gli alberi finiti sulle strade. Tronchi in mezzo alle carreggiate (sia di piccole che di grandi dimensioni) si sono registrati in via Trezzo a Mestre, vicino all'ex casello di Roncoduro a Dolo, un cavo elettrico ha ceduto ed è finito sull'asfalto in via Trento a Mestre, causando la chiusura temporanea della strada. All'aeroporto Marco Polo, durante i momenti più "duri" della tempesta, sono stati dirottati due aerei EasyJet a Trieste, mentre disagi si sono registrati anche in autostrada A4, visto che per circa un quarto d'ora la velocità media rilevata tra Dolo e Mestre era di meno di 25 chilometri orari. Gli automobilisti si sono distribuiti su tutte e tre le corsie disponibili andando a passo d'uomo.

"VARA, VARA, VARA! 'STO GIRO FA DANNI", L'ARRIVO DEL NUBIFRAGIO A SPINEA/VIDEO

I disagi più pesanti, però, li ha sopportati chi è rimasto vittima di black out ripetuti. A macchia di leopardo gli stop all'erogazione di energia elettrica si sono prolungati fino al giorno seguente. Destando, com'era prevedibile, un vespaio di polemiche tra chi ha subito il disservizio. Problemi a Crea di Spinea (risolti in serata), in via Villafranca a Mirano (proseguiti anche martedì) e a Salzano in via Ca' Bozza. Ma anche nei comuni di Scorzè e Dolo alcuni cittadini sono rimasti al buio. Alcune decine di famiglie di conseguenza, anche a Mestre, hanno dovuto passare la notte in attesa del ritorno dell'elettricità. "Fin da subito Enel ha mobilitato le squadre di tecnici e operai, già in stato di preallerta, facendo convergere nelle aree interessate una cinquantina di addetti tra personale Enel e di imprese che lavorano per conto dell’azienda, che hanno lavorato di continuo per ripristinare il servizio, anche con l’ausilio di gruppi elettrogeni - dichiara Enel in una nota - Nell’arco di due ore, intorno alle 22 di lunedì, il 90%  della clientela è stato rialimentato". Non sono mancate però le situazioni delicate, soprattutto a Mirano: il blackout martedì mattina ha mandato in tilt il sistema informatico del Cup (Centro Unico Prenotazioni) dell'Ulss 13, mentre nel quartiere Villafranca lunedì notte un uomo ha chiamato i carabinieri: era preoccupato per l'anziana vicina di casa, che accusa una carenza d'ossigeno e si serve di uno specifico macchinario medico che però funziona solo con la corrente elettrica. L'allarme è rientrato solamente dopo le ore 8 di martedì. 

IL VIDEO DELLA TEMPESTA SU MESTRE

Naturalmente anche il vento impetuoso che ha spirato a lungo ha lasciato il segno, mettendo lo zampino anche nei black out che mano a mano si stanno risolvendo. Alcuni alberi e piante (in zona Cavin di Sala a Mirano lunedì sera per esempio) sono finiti su cavi e conduttori. Causando danni alle cassette di dstribuzione e ai quadri di contatori centralizzati. Tutti guasti che Enel prevede di superare entro la giornata di martedì.

L'acqua e il vento hanno destato allerta (se non allarme) anche per quanto riguarda la situazione dei sottopassi, specie nel Miranese e in Riviera. Una emergenza che con il passare delle ore è rientrata. Al pari degli allagamenti in via Ronchi a Scorzè e delle "famose" zone tra Mirano, Dolo, Noale e Mira abituate ad andare sotto in casi di forte maltempo. Un capitolo a parte per il Mirano Summer Festival, che questa settimana aveva inaugurato la sua nuova edizione. Stand e capannone hanno subito la potenza del vento, ma i volontari della manifestazione sono al lavoro per far sì che il programma venga rispettato fin da subito. Anche l'agricoltura piange: serre e impianti florovivaistici danneggiati in Riviera, nel Miranese e nell'hinterland mestrino. Nei comuni Stra, Fiesso d'artico, Vigonovo e Campolongo Maggiore, secondo la Coldiretti, sono state piegate piante e fiori. Ma soprattutto alcune strutture sono letteralmente volate via. Due tetti invece sono stati messi in sicurezza nella serata di lunedì a Fiesso d'Artico.

Situazione molto complicata proprio in Riviera, con centinaia di migliaia di euro di danni tra Stra, Fiesso, Vigonovo: sono proprio questi tre i Comuni del comprensorio più colpiti dal ciclone “Gea”. I danni più evidenti si sono verificati al parco di Villa Pisani, nel lato che si affaccia su via Nazionale. Molti alberi sono caduti o sono stati sradicati dal vento, uno di questi è crollato sopra la mura di cinta danneggiandola seriamente e provocando una vera e propria breccia. Martedì la villa e il parco sono rimasti chiusi al pubblico, è probabile che non riaprano prima di venerdì. Solo alla Villa si parla di decine di migliaia di euro di danni, altri problemi sono stati riscontrati agli infissi della scuola nella frazione di San Pietro. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo il nubifragio si contano danni tra Mestre, Miranese e Riviera

VeneziaToday è in caricamento