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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Marghera

Zaia: «Capisco le difficoltà dei prefetti, ma abbiamo letto le carte del governo»

Il presidente: «Domenica alle 15 cabina di regia col governo, poi tavolo con i presidenti delle regioni. Verso l'apertura di certe attività dal 27». 5 Stelle: «Basta confusione, ai cittadini serve chiarezza»

«Siamo pronti ad affrontare la sfida della riapertura, coscienti dei rischi. Tutto vincolato dal comitato tecnico scientifico nazionale e nell'interesse della comunità che deve pur vivere, perché le tragedie si sono già manifestate. I governatori chiedono che quello che è apribile sia riavviato, come da nostro documento». Esplicito il governatore del Veneto Luca Zaia nel punto stampa di domenica. «Ho letto le Faq dell'esecutivo che parla di mare e lago: rispettando le distanze, vicino casa, è possibile fare il bagno. Un metro il distanziamento. Quindi da qui a dire che in spiaggia la distanza può essere un metro, anche volendo portarla a due metri, penso si possa affrontare», afferma il governatore esprimendosi sulla ripresa della balneazione. Riguardo ai bambini la Regione sta lavorando a una mappatura del genoma e prelievi del sangue per comprendere la dinamica del contagio. «Stiamo perdendo 50 mila posti di lavoro in Veneto 35 mila dei quali nel comparto turistico», ricorda Zaia.

In base ai dati aggiornati del bollettino di domenica 26 aprile, in Regione Veneto i casi cumulativi di positività attuale al Covid-19 sono 17471, 80 più di ieri. I ricoveri sono 1221, 13 in meno di ieri, in Terapia Intensiva 124, 5 in meno di ieri. Aumentati i decessi: 1071, +18 rispetto al 25 aprile, ma in totale sono decedute 1315 persone. In Veneto sono stati fatti 315 mila tamponi ad oggi, quasi 10 mila più di sabato. I negativizzati sono 6671. Alle 15 di oggi, domenica 26 aprile, prevista la cabina di regia col governo e stasera tavolo con i presidenti delle regioni: «probabilmente si va verso l'apertura di quota parte delle attività da lunedì 27 aprile, il governo penso stia accelerando», dice Zaia.

La fase due, o fase della convivenza, sta prendendo di fatto sempre più corpo, «le riunioni forse porteranno a un dpcm, a notte fonda o in tarda serata o domattina». E sull'ordinanza regionale il governatore presenta una tabella di confronto fra la 42 regionale, le circolari e il dpcm nazionale, affermando che «non è stato fatto nulla in più di quanto già ammesso». Sui cibi d'asporto il governo non ha espresso alcun divieto, tanto che ha ammesso di prelevare alimenti nelle autogrill, ora è prevista la prenotazione obbligatoria, come avviene in Emilia Romagna e nelle Marche. Sui cimiteri esiste una circolare ministeriale che sostiene l'apertura, come del resto avviene per le chiese: vietate le celebrazioni ma non l'accesso ai luoghi di culto. Le fiorerie sono aperte dall'ordinanza 42 perché il ministero delle Politiche Agricole dal 18 aprile aveva fatto una circolare per aprirle. Per gli orti il governo dice che è ammessa la coltivazione anche fuori dal Comune; sui lavori boschivi: non c'è alcuna disposizione governativa di blocco. I lavori edilizi minori nel dpcm sono ammessi: lavori impiantistici, le attività di filiera, legittimate anche le opere minori dei cantieri navali, come fanno la Liguria e le Marche. «Non ci siamo inventati nulla. L'ordinanza resta in vigore finché non viene impugnata. Andremo casomai in tribunale con l'avvocatura a spiegare che ci siamo riferiti alle Faq del governo».

Raffronto tra disposizioni e indicazioni governative

1) Cibi da asporto

Governo

Regione del Veneto

Altre Regioni

Nessun divieto espresso nelle disposizioni del DPCM

Faq: “si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari”; ammesso negli esercizi di servizio delle autostrade;

Ordinanza n. 42: su prenotazione on line e telefonica e ingresso solo un compratore

Emilia Romagna Marche

2) Cimiteri

Governo Regione Veneto Altre Regioni

Nessuna disposizione di chiusura dei cimiteri

(solo “indicazioni” circolare ministeriale)

Ordinanza n. 42 Riconferma apertura cimiteri e imposizione specifica obbligo distanziamento, mascherina e guanti

Apertura a macchia di leopardo

3) Negozi di vendita fiori (fiorerie)

Governo

Regione del Veneto

Altre Regioni

Ministero Politiche Agricole 18.4.2020: aperte le fiorerie

Ordinanza n. 42
Chiarito quello che si desumeva dal parere ministeriale:
è consentita la vendita in esercizi anche esclusivamente commerciali al dettaglio, quali fiorerie, di prodotti florovivaistici, quali a titolo di esempio semi, piante, fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti

Stessa disciplina del Veneto:
Tutte aperte

4) Vestiti per bambini per bambini
Governo Regione del Veneto Altre Regioni

Apertura con DPCM 10.4.2020

Ordinanza n. 40: limitazione a due giorni e in negozi esclusivi; Ordinanza n. 42: eliminazione delle limitazioni

Tutte aperte

5) Cartolerie

Governo

Regione del Veneto

Altre Regioni

Ammessa con DPCM 10.4.2020

Ordinanza n. 40: limitazione a due giorni e in negozi esclusivi; Ordinanza n. 42: eliminazione delle limitazioni

Tutte aperte

6) Librerie

Governo Regione del Veneto Altre Regioni

Ammessa con DPCM 10.4.2020

Ordinanza n. 40: limitazione a due giorni e in negozi esclusivi; Ordinanza n. 42: eliminazione delle limitazioni

Tutte aperte

7) Orti

Governo

Regione del Veneto

Altre Regioni

Faq del Governo: ammessa la coltivazione in quanto autoproduzione anche fuori comune, tranne che presso seconde case perché non raggiungibili

Ordinanza n. 42 Recepimento faq

Emilia Romagna e altre

8) Lavori boschivi non professionali

Governo Regione del Veneto Altre Regioni

Nessuna disposizione Faq: favorevole allo spostamento per coltivazione per autoconsumo

Ordinanza n. 42 Recepimento faq

Emilia Romagna e altre

9) Lavori edilizi minori su edifici

Governo

Regione del Veneto

Altre Regioni

DPCM 10.4.2020

  1. a)  Esclusa la nuova

    costruzione

    (ateco 41);

  2. b)  Ammessi lavori

    pubblici (codice

    42

  3. c)  Ammessi lavori

    impiantistici (installazione e riparazione) codice ateco 43.2

  4. d)  Esclusi lavori murari (resto codice ateco 43)

  5. e)  Ammesse le attività di filiera (art. 2 comma 3 DPCM)

«Diamo atto a Zaia di aver ben gestito l'emergenza sanitaria, ma con l'ordinanza a orologeria per il 25 aprile ha aumentato la confusione dei cittadini, che non sanno più come muoversi tra autocertificazioni, dpcm governativi e ordinanze varie», dice Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, che prosegue: «Zaia faccia mea culpa, le reazioni di tanti sindaci, primo fra tutti Luigi Brugnaro e le dichiarazioni del prefetto Vittorio Zappalorto sono gli esiti del caos provocato».

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