rotate-mobile
Cronaca

Ulss3, cresce la sanità ordinaria: via 8 posti di Terapia intensiva. Nel bollettino 6 decessi

Calano contagi, ricoveri e pazienti gravi. Dal Ben: «Prelievi e visite ambulatoriali quasi ai livelli pre-Covid»

La normalità riprende forma, l'attività ospedaliera ordinaria mostra una domanda in crescita. Prelievi, visite ambulatoriali, accessi ai Pronto Soccorso dell'Ulss 3 mostrano numeri che si stanno avvicinando a quelli pre-Covid. Per contro, all'ospedale di Dolo si cominciano a smontare alcuni posti, i primi 8, in Terapia Intensiva. Così si ridarà spazio alle sale operatorie nell'area nord del nosocomio che era stato convertito in piena emergenza in Covid hospital facendo a più di qualcuno temere che non sarebbe tornato presidio ospedaliero "normale". «Un altro segnale è stato dato a Dolo nei giorni scorsi, proprio su questa ripartenza: il riavvio del cantiere del nuovo Pronto Soccorso», spiega facendo il quadro della situazione aziendale oggi, martedì 12 maggio in conferenza, il direttore generale Ulss 3 Giuseppe Dal Ben, per tutti i distretti: Venezia-Mestre, Mirano-Dolo e Chioggia.

Dati

I bollettini di sera e mattina di Azienda Zero di oggi però, martedì 12 maggio, su tutto il Veneziano riportano il decesso per coronavirus di 6 persone. Due a a Dolo, due a Jesolo, una a Noale e una a Villa Salus. In Ulss 3 i dati sui contagi, i ricoveri e i pazienti gravi sono in discesa. «Gli indicatori - dice Dal Ben - che ci confermano che la situazione è sotto controllo sono il numero dei positivi, in decrescita (278), i numeri dei ricoverati, in calo (80), il numero dei ricoverati in terapia intensiva, anch’esso in calo (4)». Aumentano i dimessi, erano 63 a fine marzo e oggi sono 325, e calano le persone isolate, che in Ulss 3, in due mesi circa, da marzo ad oggi, si sono dimezzate e sono 530. 1385 guariti, 80 i ricoverati, di cui 76 in reparto e 4 in Terapia intensiva. Qui, dei 101 posti letto ce ne sono 56 di liberi e solo 4 occupati da casi Covid 19. I tamponi fatti dalla Ulss 3 sono 53.625, il 5,6% dei quali sono risultati positivi. Sono stati eseguiti 10.305 test rapidi (2,28% i test positivi poi verificati attraverso il tempone). Per le case di riposo, il numero dei positivi è sempre in continuo calo: su 315 ospiti, oggi si contano 44 positivi. Su 137 operatori, si contano 30 positivi.

Le prestazioni sanitarie 

Strutture sanitarie sempre più frequentate per motivi diversi dal Covid: anche questo emerge in base ai numeri raccolti da Ulss 3. Prelievi, radiologia, attività di poliambulatorio sono in crescita. Ulss 3 ha rafforzato le linee telefoniche per le prenotazioni: 120 a Mestre, 60 per Mirano Dolo e 16 a Chioggia. L’11 maggio a Mestre sono state prese in carico 2808 prenotazioni di call center, a Dolo Mirano 2463 e a Chioggia 476. Gli accessi ai Pronto Soccorso si stanno avvicinando ai numeri medi giornalieri del 2019 (696): il 10 maggio 334, l’11 maggio 435. A chi ha presentato sintomi che possono far pensare al Covid 19 è stato effettuato il tampone: 613 tamponi su 2868 accessi, tra il 4 e 11 maggio. Su 613 tamponi eseguiti, ne sono risultati positivi 8. Prelievi in aumento: ci si avvicina alla media giornaliera dei prelievi del 2019 (1515). L’11 maggio ne sono stati fatti 1171 e il 12 maggio 1245. L’80 per cento circa degli utenti li aveva prenotati. Le visite specialistiche ambulatoriali sono state 4580 l’11 maggio (nel 2019 sono state in media 6600 ogni giorno). Gli interventi chirurgici, che nel 2019 erano in media 110 al giorno, ieri, 11 maggio, sono stati 72. Per quanto riguarda quelli di tipo ambulatoriale: 61 in una media giornaliera del 2019, 45 il 7 maggio, 31 l’8 maggio, 18 l’11 maggio: una attività che deve ancora prendere forza nell’azienda. Effettuate finora 154 nuove assunzioni di personale, dice Dal Ben, in varie forme contrattuali: 40 infermieri, 27 operatori sanitari, 40 medici (di cui 9 pensionati rientrati). L’investimento nel 2020 ammonta finora a 4 milioni e 636 mila euro. La fotografia della coda di persone che attendono di entrare all’Angelo ci fa toccare con mano che dobbiamo cambiare il modo di organizzare i servizi - scrive Daniele Giordano della Cgil - Sono tante le segnalazioni che ci arrivano dai lavoratori che si dicono stremati: dai reparti che hanno accolto i pazienti Covid, dai servizi territoriali che sono andati a domicilio ad effettuare i tamponi, dalle chirurgie o dai poliambulatori spostati per essere impiegati dove c’era l’emergenza. Abbiamo affrontato una situazione mai vista prima, ora dobbiamo, piano piano, ritornare alla normalità ma col piede giusto».

La valvola

«Oggi è la giornata internazionale dell’infermiere - ha ricordato il direttore generale - per dire quanto sia importante questa figura sanitaria, insieme a tutte le altre che stanno lavorando, giorno dopo giorno, con l’abnegazione e i risultati, ormai evidenti a tutti, nel contrasto al virus». Prima di chiudere Dal Ben ha avuto ospite accanto a sé Alessio Toniolo, uno studente di ingegneria che ha lavorato, nell'ambito del progetto Ippocrate, alla realizzazione di una valvola da mascherina che può essere utile in emergenza. Alessio ha mostrato tutti i prototipi sviluppati fino ad arrivare a un modello più performante per quanto riguarda la tenuta del filtro, ora applicato esternamente. Il giovane ingegnere ha poi mostrato un sistema, su cui sta lavorando ora, che è una chiusura della mascherina da applicare dietro alla testa. Specie per chi la indossa per molte ore al giorno, permette di evitare di doverla applicare attraverso gli elastici dietro le orecchie.

WhatsApp Image 2020-05-12 at 17.28.20-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ulss3, cresce la sanità ordinaria: via 8 posti di Terapia intensiva. Nel bollettino 6 decessi

VeneziaToday è in caricamento