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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Lotta senza sosta della Finanza: scoperti 430 evasori totali, sottratti 350 milioni al Fisco

Bilancio di 5 mesi di attività in Veneto. Trovati 1.900 lavoratori in nero, 110 denunciati per corruzione, sequestrati 180 chili di droga. Indagini sul Mose, danni erariali per 22 milioni

Mesi impegnativi per gli uomini della guardia di finanza, che anche in questo 2017 si sono dati da fare nella lotta alla criminalità economico-finanziaria. L'impegno più importante riguarda le indagini delegate dalle Procure relative ai gravi reati di tipo economico-finanziario, cui si aggiungono quelle della Corte dei conti relative a ipotesi di spreco di denaro pubblico. Da gennaio a maggio di quest’anno i reparti del Veneto hanno ricevuto 1.544 richieste e deleghe d’indagine, il 93% delle quali sono già state concluse. Senza dimenticare il controllo del territorio, per cui i reparti e la componente aeronavale assicurano sulle strade, nei porti e negli aeroporti una costante attività di contrasto ai traffici illeciti.
 
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Sono 1.411 gli interventi mirati, fra verifiche e controlli, svolti nei confronti di imprese e lavoratori autonomi. La scelta degli obiettivi è stata eseguita attraverso l’analisi dei dati ottenuti dalle banche dati, attività di intelligence e controllo economico del territorio. Nel comparto dei reati tributari, oltre 300 sono state le attività investigative delegate dalle autorità giudiziarie. Scoperti, a carico di 339 responsabili, 454 reati fiscali: per il 48% si tratta di illeciti gravi come l’emissione di fatture false, la presentazione di dichiarazioni fraudolente o l’occultamento di documenti contabili. Sono stati proposti sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie per oltre 81 milioni di euro, di cui circa 19 milioni già eseguiti.

Un discorso a parte va fatto per chi è riuscito ad accumulare ingenti patrimoni ricorrendo alle forme più gravi di reati fiscali ed economico - finanziari: nei loro confronti sono stati svolti 13 accertamenti e inviate alle autorità giudiziarie competenti proposte di sequestro per oltre 26 milioni di euro, che hanno condotto al sequestro ed alla confisca definitiva di beni per circa 850 mila euro, con un ampio incremento rispetto al passato. In aumento anche i casi di evasione fiscale internazionale: 16 in tutto, tra fittizie residenze, occultamento di patrimoni e disponibilità all’estero più altre “manovre”, compiute al solo fine di portare “oltreconfine” i redditi realizzati in Italia. Continuano a essere numerosi, inoltre, i casi individuati - 54 in tutto - di società “cartiere” o “fantasma”, utilizzate per la realizzazione di frodi carosello, la costituzione di crediti IVA fittizi e l’ottenimento di indebite compensazioni di imposte e contributi. 

Nel campo dell’economia sommersa, i finanzieri hanno scoperto 429 soggetti del tutto sconosciuti al Fisco, i cosiddetti evasori totali (+61% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), che hanno evaso, nel complesso, un imponibile netto, ai fini delle imposte dirette, pari a circa 250 milioni di euro nonché maggiore imposta IVA per oltre 103 milioni di euro (rispettivamente +28% e +103% rispetto ai primi cinque mesi del 2016). Nel contrasto al sommerso di lavoro sono stati verbalizzati circa 180 datori di lavoro (+31% sul corrispondente periodo del 2016) per aver impiegato quasi 1.900 lavoratori in “nero” o irregolari (+167% rispetto ai primi cinque mesi dello scorso anno). Un centinaio gli interventi a contrasto delle frodi nel settore dei carburanti, che hanno portato al sequestro di 560 quintali di prodotti energetici (+52% rispetto ai primi 5 mesi del 2016). Nella lotta al contrabbando e alle frodi doganali la Guardia di Finanza ha sequestrato, nel corso di circa 1.800 interventi, 320 kg di tabacchi lavorati e 39 mezzi terrestri e navali. 

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA 

Nei primi 5 mesi del 2017 sono stati eseguiti quasi 500 interventi a tutela di tutti i principali flussi di spesa pubblica: dai contratti pubblici agli incentivi alle imprese, dai fondi europei alla spesa sanitaria, dalle contribuzioni a sostegno del lavoro alle erogazioni a carico del sistema previdenziale. Ammontano a 105 le deleghe d’indagine ricevute dalla magistratura ordinaria e contabile, per illeciti in materia di appalti e contro la pubblica amministrazione, per frodi e truffe nella percezione di risorse pubbliche, nonché in relazione a possibili casi di responsabilità amministrativa per danni erariali.

Individuati danni erariali e contributi richiesti o percepiti in frode per un ammontare complessivo di oltre 126 milioni di euro. Inoltre, nei primi giorni di giugno, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria contabile danni erariali per quasi 22 milioni di euro, derivanti da ulteriori accertamenti sulle condotte illecite emerse nel corso delle indagini sulla costruzione del Mose. Eseguite indagini su contratti pubblici irregolari per oltre 77 milioni di euro.

Delle 110 persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altre condotte contro la pubblica amministrazione, 9 sono state tratte in arresto. Nel corso del mese di giugno, nello stesso settore, sono state arrestate per fatti corruttivi, in base a provvedimenti dell’attività giudiziaria, altre 16 persone. Ulteriori 19 persone sono state denunciate alla magistratura ordinaria o sanzionati in via amministrativa per aver percepito illecitamente contributi pubblici, risorse o agevolazioni a carico della spesa sanitaria e del sistema previdenziale. Sono 104 le persone segnalate alle Procure regionali della Corte dei conti per ipotesi di danno erariale. 

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, sono state eseguite 4.236  attività ispettive. Tocca la soglia dei 33 milioni di euro (+21% rispetto ai primi 5 mesi del 2016) il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti per il sequestro, sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ai sensi della normativa antimafia. Nel campo della lotta al riciclaggio di “denaro sporco”, i reparti del Veneto hanno proceduto all’approfondimento di 722 segnalazioni di operazioni sospette.
 
Sono stati svolti, inoltre, ai confini terrestri e marittimi 436 controlli per verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata o in uscita dal territorio nazionale. Nel corso dei controlli sono state scoperte movimentazioni illecite di valuta per oltre 6,5 milioni di euro e accertate 304 violazioni. In materia di contrasto ai reati fallimentari sono stati sequestrati beni per circa 2 milioni di euro, a fronte di distrazioni di patrimoni per oltre 95 milioni di euro.
 
Nelle indagini sulle falsificazioni monetarie e degli altri mezzi di pagamento, la Guardia di Finanza ha denunciato 70 persone e sequestrato valuta, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per circa 270 mila euro. Nel settore della tutela della proprietà intellettuale, a fronte di 264 interventi e 104 deleghe d’indagine eseguite, sono stati sequestrati oltre circa 6,5 milioni di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione made in Italy o non sicuri (+24% rispetto al 2016). Sono stati poi sottoposti a sequestro 1.380 chilogrammi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere sull’origine o sulla qualità dei beni.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI
 
Il controllo del territorio, del mare e dello spazio aereo è assicurato, per il contrasto dei traffici illeciti, attraverso un dispositivo d’intervento unitario, in cui le diverse componenti del Corpo - quella territoriale, quella investigativa, quella aeronavale e la speciale - si integrano perfettamente.
 
Ammontano a 181 chilogrammi le sostanze stupefacenti sequestrate: 160 chili di hashish e marijuana, 17,5 di cocaina e 3,5 di altre droghe. Sono 44 i narcotrafficanti arrestati e 2 i mezzi sequestrati. Il reparto operativo aeronavale di Venezia, nell’ambito delle attività di contrasto alla pesca abusiva in laguna, ha denunciato 10 persone, sequestrando 20 natanti e circa 27 quintali di vongole illecitamente pescate.

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