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Cronaca

L'influenza continua a "mordere": siamo in piena epidemia, il picco a fine gennaio

Sono tante le persone costrette a letto alle prese con febbre e raffreddore. Se per i bambini i dati parlano di uno stallo durante le feste, il trend è in peggioramento per gli adulti

Aumenta progressivamente nel territorio del Veneziano il vigore dell’epidemia influenzale dell’inverno in corso. Nell’ultima settimana di rilevamento, che copre i giorni tra Natale e il primo giorno dell’anno, l’influenza ha continuato ad evolvere secondo lo schema più consueto: mentre crescono gli adulti ammalati e si va verso il picco previsto per la seconda metà di gennaio, si registra un momento di stasi dell’influenza sui bambini.

Lieve calo, quindi, dei casi segnalati nella fascia di età pediatrica, da 0 a 14. Il valore di incidenza è ora a 93/10.000 (93 casi ogni 10.000 bambini), e resta comunque abbondantemente al di sopra del valore di soglia epidemica pediatrica, che è fissato a 62/10.000. La stasi potrebbe essere collegata al periodo delle festività e della chiusura delle scuole oppure a un effettivo affievolirsi dell’influenza nei bambini. La settimana successiva dirà se il picco, per la fascia pediatrica, è già stato superato.

Nell’ultima settimana, invece, hanno continuato ad aumentare i casi segnalati nella fascia di età adulta (al di sopra dei 15 anni): l’incidenza è passata da un valore di 26/10.000 (26 casi ogni 10.000 abitanti) a uno di 40/10.000, superando, per la prima volta in questa stagione, il valore di soglia epidemica, che è fissato in 38/10.000). La progressione dell’epidemia è per adesso simile a quelle registrate negli scorsi anni; è prevedibile quindi un aumento ulteriore dell’incidenza nelle prossime settimane, fino al picco che potrà essere presumibilmente registrato tra la metà di gennaio e la metà di febbraio. 
 

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