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Cronaca Jesolo

Riorganizzazione e professionalità: "esplode" il numero delle riabilitazioni sul litorale

I dati dell'Ulss 4 parlano di oltre 100mila prestazioni individuali e di 750 ricoveri nel 2016 nei tre presìdi ospedalieri di San Donà, Portogruaro e Jesolo. Attività incrementata del 40%

Con la nascita del polo riabilitativo di Jesolo a dicembre 2016, l’attività del dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Ulss4 ha spiccato il volo. Lo conferma la mole di lavoro svolto nell’ultimo anno, coordinato dal dottor Angelo Lucangeli, dove balzano all'occhio le oltre 100mila prestazioni riabilitative individuali e i 750 ricoveri nei tre presidi ospedalieri del Veneto orientale. Iniziando dunque dalla nuova organizzazione dell’ospedale di Jesolo, dai pochi posti letto disponibili in passato, ora la struttura dispone di 25 posti letto di riabilitazione intensiva e 10 posti letto di riabilitazione estensiva, inoltre 8 letti di unità riabilitativa territoriale; ciò ha permesso di incrementare negli ultimi 12 mesi l’attività di riabilitazione del 40% e negli ultimi tre anni dell'80%.

"Siamo solo all’inizio - spiega il direttore del dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione, dottor Lucangeli –. Al presidio di Jesolo è stata realizzata una piena integrazione ospedale/territorio, un’integrazione tra operatori domiciliari e ospedalieri della riabilitazione, si è inoltre attivato un percorso che permette alle 5 sedi eroganti prestazioni riabilitative in questa azienda, incluse strutture convenzionate, di interagire mediante analoghi protocolli di trattamento per le varie patologie, permettendo così ai pazienti già visitati di eseguire trattamenti in uno qualunque dei vari centri".

Nel polo riabilitativo di Jesolo la Medicina Fisica e Riabilitazione ha erogato attività in regime di ricovero a circa 375 pazienti e a circa 70 ospiti nell’Unità Riabilitativa Territoriale (URT), offrendo prestazioni anche a pazienti ortopedici e a pazienti con patologie neurologiche. Inoltre, sempre in questa struttura, la scorsa estate si è registrato il primo soggiorno terapeutico riabilitativo da parte di un imprenditore romeno, solvente in proprio, che ha scelto i professionisti di questa azienda e una stanza fronte mare per riprendersi dai postumi di un infarto. Sempre nella struttura di Jesolo lo stesso trend è stato mantenuto nell’attività ambulatoriale che ha erogato 2500 visite per utenti esterni, circa 25.000 trattamenti interni e fornito assistenza ad oltre 200 pazienti che per comodità logistica sono stati indirizzati in strutture convenzionate ma sempre collegate all’organizzazione dipartimentale della Medicina Fisica e Riabilitazione. Importante anche l’attività svolta nelle consulenze per i degenti degli altri reparti dell’ospedale di Jesolo (Medicina e Cardiologia Riabilitativa) con circa  400 consulenze e circa 6000 trattamenti individuali.

All’ospedale di Portogruaro l’attività interna di Medicina Fisica e Riabilitazione è aumentata del 10% incrementando così l’assistenza ai pazienti più acuti, inclusi quelli di unità operative che necessitano di riabilitazione, come Ortopedia e Neurologia. In ambito ambulatoriale erogate circa 3200 visite a pazienti esterni e oltre 42 mila prestazioni riabilitative, nell’attività di consulenza quasi 2000 le visite prodotte e circa 20 mila i  trattamenti rieducativi per degenti di altri reparti ospedalieri.

Alla grossa mole di attività erogata nell’ultimo anno si affianca poi quella erogata all’ospedale di San Donà con oltre 42 mila prestazioni rieducative a pazienti esterni, circa 3000 visite fisiatriche ambulatoriali, oltre 1500 visite di consulenza nei reparti per pazienti acuti, e 9000 trattamenti individuali. Infine non meno importante è stata  l’attività territoriale organizzata in modo tale prendere in carico i pazienti nelle 48 ore seguenti la dimissione, realizzando circa 5000 visite domiciliari.

"Risultati che confermano la bontà dell’evoluzione importata all’ospedale di Jesolo e in generale la buona organizzazione della Medicina Fisica e Riabilitazione di questa Azienda – osserva il direttore generale della Ulss4, Carlo Bramezza –. All’ottimo lavoro svolto dal dottor Lucangeli si è affiancato l’indispensabile impegno e la bravura di tutto il personale coinvolto in questa organizzazione, che negli anni ha permesso di ridurre le liste d’attesa e di offrire le cure ai pazienti entro le tempistiche previste dalla Regione Veneto, sia per le visite e sia per i conseguenti trattamenti erogati a pazienti esterni".

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