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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Popolazione sempre più anziana in Veneto: a Venezia registrato il calo più forte dei nati

Nessuna inversione di tendenza sui dati diffusi dalla Fondazione Leone Moressa. Il saldo naturale negativo è compensato da quello positivo degli stranieri che nascono e arrivano

Se in Veneto non fossero gli stranieri a compensare il saldo costantemente negativo delle nascite della popolazione, tra qualche decennio forse dovremmo pensare a chiudere scuole e asili e aprire centri per gli anziani e case di cura.

A dirlo sono i dati della Fondazione Leone Moressa, diffusi martedì, che mostrano una situazione di invecchiamento senza alcuna, neppure timida, inversione di tendenza, in Veneto. Ancora più preoccupante la situazione veneziana, dove l'analisi mostra il calo più intenso delle nascite, con 24 mila bambini in meno venuti alla luce, dal 2007 al 2016.

Negativo anche il saldo migratorio dei veneti: -25 mila, il che significa che sono di più coloro che sono usciti dalla Regione, mentre sono 192 mila i nuovi immigrati arrivati, per una popolazione straniera residente nella nostra regione che è salita di oltre il 50% e anche in questo caso emerge Venezia, con 105 mila stranieri in più. Significative le nascite di stranieri, al 20,9% nella regione.

"A livello generale - rileva la Fondazione - l'invecchiamento demografico della popolazione italiana è evidente. Questo effetto viene mitigato in parte dalla dinamica degli stranieri, che fanno più figli (saldo naturale positivo) e mantengono il saldo migratorio positivo (anche se prevalentemente coi ricongiungimenti familiari). Un numero di nascite costantemente negativo rispetto ai decessi in una comunità, genera inevitabilmente uno squilibrio e comporta costi sempre più elevati in termini di assistenza, sanità e welfare di una collettività mediamente non giovane.

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