Venezia, turismo traina l'economia: ma la paura terrorismo si fa sentire
I dati del meeting annuale Federalberghi: il comparto è in crescita, ma preoccupa la possibile flessione degli arrivi da Stati Uniti e Canada
Nell'economia veneziana c'è ancora un'isola felice, quella del comparto turistico. Arrivano segnali confortanti dai dati diffusi dall'associazione veneziana albergatori, riportanti un +2% nel fatturato 2014, che diventa 6,5% se confrontato con il 2011. Non grandi progressi, ma va sicuramente meglio che in quasi tutti gli altri settori. Un segnale di buona salute che arriva, come riporta il Gazzettino, nonostante i costi degli hotel siano in aumento.
Qualche neo, comunque, sembra esserci, ed emerge dal meeting annuale di Federalberghi tenuto nei giorni scorsi a Sorrento. A preoccupare sono gli effetti indiretti dei recenti attacchi terroristici, che starebbero facendo registrare rallentamenti nei flussi turistici dal Nord America: statunitensi e canadesi, che oltretutto sono quelli che spendono di più, sarebbero particolarmente preoccupati dall'eventualità di eventi di questo genere.
Insomma, i turisti americani stanno ad aspettare di capire quanto pericolose possono essere le minacce dirette alla nostra penisola giunte dal mondo dell'estremismo islamico: un'incertezza che andrebbe a coinvolgere un bacino di utenti che vale circa il 20% del totale, quelli da USA e Canada. Da notare poi che, nella geografia del turismo, Italia e Tunisia (teatro di uno degli ultimi attentati) sono "pericolosamente" vicine.
