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Aumentano i turisti a Venezia, il Comune: "Spalmarli sul territorio"

Anche nel 2014 lievitano arrivi e presenze. Il Lido cala, mentre a Mestre incrementa il numero di pernottamenti. La sfida è la gestione dei flussi

La tendenza non cambia. Anzi. Arrivi e presenze a Venezia anche nel 2014 hanno segnato il segno "+", facendo tornare d'attualità dopo l'ennesima estate di pienone e di assalto dei turisti (uno degli argomenti principali della campagna elettorale) la necessità di gestire gli ingenti flussi di persone che ogni giorno si riversano in laguna. Il Comune di Venezia l'anno scorso ha infatti registrato un +0,7% negli arrivi (per un totale di 4.280.632 persone) e un  +2,1% nelle presenze (9.983.416) con un soggiorno medio che sale leggermente: dai 2,30 giorni del 2013 ai 2,33 del 2014. Questi i dati che emergono dal quarto annuario del turismo, presentato lunedì mattina a Ca' Farsetti. 

Il volume, che dedica la seconda parte ad un'analisi dei numeri della cultura, presenta diverse sezioni, precedute da alcune tavole di sintesi. Da queste emerge, tra l'altro, l'aumento del turismo nella città storica (+2,6% arrivi, +0,4% presenze), il calo del Lido (-1,6% e -2,9%) e l'andamento differenziato di Mestre (-2,2% arrivi, +7% presenze). A fare la parte del leone, per le presenze nella più vasta area metropolitana, è il settore balneare (69% del totale, con trend invariato, ma +2% negli arrivi).

Nonostante la ripresa dopo il calo del 2012, la gran parte dei turisti (86,1% sul totale degli arrivi e 85% su quello delle presenze) arriva dall'estero, il 46% dall'Europa, con gli Stati Uniti che sono però il primo Paese, mentre è la Corea del Sud, decimo Paese riguardo alla nazionalità dei turisti, che fa segnare una delle crescite più marcate, a fronte della forte flessione della Russia. Gli italiani dunque sono in netta minoranza. Oltre ai dati sulla stagionalità e su come arrivano i turisti, l'annuario analizza anche l'ospitalità, con l'alberghiero che cala per arrivi (-0,9%) e cresce per presenze (+4,1%), al contrario dell'extralberghiero (+7,6% e -3,7%). 

“L'Annuario – ha dichiarato l'assessore – è un prezioso strumento di analisi: la conoscenza approfondita della situazione attuale è infatti indispensabile per una programmazione strategica dei flussi turistici. I numeri dell'Annuario ci pongono davanti ad una sfida ed evidenziano chiaramente come sia sempre più necessaria la promozione di un turismo sostenibile e consapevole, che punti alla destagionalizzazione e alla distribuzione dei flussi non solo in Centro storico ma su tutto il territorio della Città metropolitana. Per avere un quadro ancora più completo, nell'edizione di quest'anno sono stati inseriti alcuni dati relativi all'area metropolitana, tra cui quelli particolarmente significativi del turismo balneare sul litorale veneziano, sulle città d'arte che, oltre a Venezia, comprendono i centri della  Riviera del Brenta, e i dati sugli arrivi nell'entroterra veneziano”.  

Nella seconda parte dell'Annuario vengono presentati i dati relativi alla cultura, con i numeri dei visitatori delle esposizioni permanenti di Fondazione Musei Civici Venezia, Musei statali, Musei Ecclesiastici e Chiese, Fondazione La Biennale di Venezia, Peggy Guggenheim Collection, Fondazione Querini Stampalia, Museo Ebraico, Museo Storico Navale, Isola di Torcello (Museo Provinciale), Sale Monumentali Biblioteca Nazionale Marciana, Scuola Grande di San Rocco, Scuola Dalmata, Scuola Grande San Giovanni Evangelista, Scuola Grande dei Carmini, cui si aggiungono quelli sui visitatori delle Esposizioni internazionali di architettura e arte contemporanea della Biennale di Venezia. Per ogni istituzione viene fornito il numero mensile ed annuale dei visitatori (per le mostre temporanee anche quello per giorno), con relative variazioni e trend.

         

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