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Cronaca

Grandi Navi, il ministro Delrio assicura: "Soluzione vicina, siamo a un passo dalla meta"

Il titolare del Dicastero delle Infrastrutture sabato mattina si è mostrato ottimista. Ma il dibattito dura da più di 5 anni. Marchi (Save): "Dibattito provinciale e inconcludente"

All'inaugurazione del nuovo terminal dell'aeroporto Marco Polo, sabato mattina, era difficile non cogliere lo "spettro" delle grandi navi sulle teste dei protagonisti della politica locale nazionale. C'erano il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta. Ma c'erano anche il sindaco Luigi Brugnaro, il presidente dell'Autorità portuale, Pino Musolino, e il padrone di casa, Enrico Marchi. Tutti hanno voce in capitolo sulla querelle delle imbarcazioni da crociera, ma la decisione dev'essere del governo.

IL MINISTRO DELRIO - Graziano Delrio, davanti ai microfoni, ha assicurato che la soluzione "è vicina". Di più, "siamo a un passo dalle meta". Ma di indizi per capire se l'esecutivo abbia scelto Porto Marghera o il Canale Vittorio Emanuele non ne sarebbero stati lanciati: "Vogliamo evitare al massimo l'impatto ambientale sulla laguna vista nel suo complesso, ma vogliamo anche che l'economia veneziana continui a usufuire dell'indotto delle crociere - ha sottolineato - Il presidente dell'Autorità portuale Musolino ha presentato al ministero numerose ipotesi che stiamo esaminando. Vogliamo una soluzione di lungo periodo - ha proseguito - perché le crociere hanno bisogno di periodi di programmazione molto lunghi". Diverso il destino delle grandi navi cargo: "Ho avuto incontri in Cina, Iran e Vietnam - ha detto - e ho avuto la conferma che l'oriente guarda a Venezia sempre come una grande opportunità. Per ora le merci arrivano dal corridoio del Brennero; l'unione di Venezia con Trieste può offrire, così come Gioia Tauro nel sud, una grande disponibilità ai mercati internazionali".

IL SINDACO BRUGNARO - Il sindaco Brugnaro dal palco ha lasciato intendere una possibile comunanza d'intenti con il governo, "ma spetta a Delrio spiegare". Le sue parole alla vigilia della consultazione dei NoNav: "Domani ci sarà un referendum dei “no grandi navi”, vedrete - ha dichiarato il primo cittadino - che sarà un plebiscito. Vanno a votare solo loro. Noi lavoriamo giorno dopo giorno per il futuro. L'altra notte siamo stati fino alle 2 di notte per approvare una delibera che fermi l'automatismo per costruire nuovi alberghi. La differenza ora è tra gente per bene che rischia in proprio e ha buona volontà e chi si nasconde dietro a comitati e associazioni.. La Venezia metropolitana si mette a disposizione del governo, quale che sia, per competere nel mondo

IL PRESIDENTE MARCHI - E' intervenuto con toni meno concilianti il "padrone di casa", Enrico Marchi. Il Presidente di Save, che ha una partecipazione in Venezia Terminal Passeggeri e quindi è spettatore interessato sulla vicenda, ha infatti puntato il dito contro il dibattito in corso, bandendo la demagogia:  "Noi puntiamo sull'energia del nuovo presidente dell'Autorità portuale, Pino Musolino - ha dichiarato - Non è possibile che in un momento di grande difficoltà noi non riusciamo a cogliere l'occasione di un settore di mercato così importante. Un dibattito provinciale e inconcludente. La nostra città rischia di essere sommersa dalle chiacchiere, non solo dall'acqua. Dobbiamo salvaguardare il passato ma garantire il futuro. Esigenze al pari importanti: se manca una delle due casca il palco".

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