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Cronaca Lido

Delrio, Zaia e Brugnaro sul Mose: "221 milioni e lavori fino al 2018"

Visita giovedì mattina, è stato verificato l'avanzamento dei lavori e si è parlato della fase di manutenzione. Il sindaco: "Gestione dell'opera a noi"

Tutti in laguna, per vedere le paratoie in azione e verificare lo stato dei lavori. Giovedì ai cantieri del Mose si sono recate in visita alcune delle più importanti personalità politiche legate al sistema di dighe mobili: l'attenzione intorno al progetto è tanta, ora che agli scandali di corruzione devono far seguito la prosecuzione e la conclusione dei lavori. Ovviamente nel pieno rispetto della legalità, sempre se la lezione fin qui appresa è servita a qualcosa. La pensa così Graziano Delrio, ministro alle Infrastrutture, che ha accompagnato nella visita mattutina il presidente del Veneto Luca Zaia, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il responsabile dell'autorità anti corruzione, Raffaele Cantone. "La vigilanza messa in campo sul Mose è garanzia di far procedere i lavori - ha spiegato il ministro - e di farlo con correttezza". Sull'intenzione di portare l'opera a compimento nessuno ha dubbi, specie ora che è quasi finita: "Nel 2018 il Mose sarà completato, non ci saranno altri rinvii - ha specificato Delrio - Su questo non ci sono dubbi". Restano comunque grossi interrogativi, a partire dai fondi necessari, arrivando ai costi di gestione e, soprattutto, a chi dovrà occuparsene.

A tal proposito si è espresso Zaia: "Servono 221 milioni di euro per chiudere i lavori nel 2018 - ha spiegato - Noi però siamo preoccupati non tanto per il completamento dell'opera, quanto per i costi della gestione". Tanti soldi, che dovranno essere stanziati man mano nel futuro per consentire il corretto funzionamento del sistema di paratoie mobili. Delrio a tal proposito ha ribattuto che di tempo ce n'è: "Sappiamo che l'argomento della manutenzione è molto importante in prospettiva e va affrontato ora. Ma credo che, con tre anni davanti, abbiamo tutto il tempo per non sparare cifre a casaccio, facendo invece le opportune verifiche. Aspetterei insomma di avere informazioni più complete dai tecnici". Il sindaco Brugnaro, comunque, si dimostra ottimista: "Il Mose è una grande opera di ingegneria idraulica, unica al mondo - ha spiegato - e dovrà essere gestita dal Comune di Venezia". Questa è una partita ancora non chiusa, su cui naturalmente Ca' Farsetti chiede di avere voce in capitolo. Lo chiedeva l'ex sindaco Giorgio Orsoni, se l'augurava il commissario Zappalorto, l'ha ribadito "mister Umana". Gli interventi si sono susseguiti prima durante la conferenza stampa preparatoria al sopralluogo, poi a bordo della motonave Osvaldo recatasi ai cantieri in laguna: sul posto è stata eseguita una dimostrazione tecnica, con l'innalzamento delle paratoie 4, 5, 6 e 7. "Sono barriere posizionate ormai due anni fa - ha dichiarato il primo cittadino - e ci dicono che non hanno avuto necessità di essere pulite, così come la conca su cui poggiano. Questa è un'ottima notizia".

Cantone ha poi spiegato che il Mose ha corso il rischio di interrompersi per il dilatarsi dei tempi in seguito all'indagine: "Opportuna la scelta del commissariamento - ha specificato -, vuol anche dire che i lavori si possono portare a termine cambiando il registro. Questo modello è una scommessa, la novità sta nel fatto che non si commissaria l'attività imprenditoriale ma la singola opera: questo è un meccanismo che consente di affermare l'idea che le opere si possono continuare a fare anche quando si verificano gravissimi illeciti come quelli avvenuti qui, a Milano o altrove".

Sullo sfondo le preoccupazioni dei lavoratori del Consorzio Venezia Nuova: mercoledì, alla vigilia della visita del ministro, hanno rilanciato l'esigenza di "garantire la continuazione dei lavori" dell'opera contro le acque alte, e di salvaguardare "il patrimonio di professionalità e conoscenze formatesi durante lo studio, la progettazione e la realizzazione del sistema di difesa della città e della laguna". I lavoratori del Cvn hanno salutato "carichi di aspettative la visita del ministro Delrio e del presidente dell'Anac Cantone, accompagnati dal sindaco Luigi Brugnaro. Il ministro impegnato nel superamento della legge obiettivo, il presidente anti-corruzione che segue la bussola della legalità e del corretto impiego del denaro pubblico, il sindaco che in cima alle sue priorità ha posto il lavoro".

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