Denunciato per il parto scorretto, ora si scopre: non è un medico

Fu un parto difficile il giorno di Santo Stefano del 2014, all'ospedale di Dolo. Tanto che i genitori si appellarono al tribunale del malato e denunciarono il ginecolgo, accusato di aver fatto un grave errore di valutazione al momento del travaglio e di aver optato per il parto naturale, nonostante la posizione del feto che rischiava di complicare le cose. E a quanto pare, come riporta il quotodiano trentino "L'Adige", è solo l'ultimo dei "guai" del ginecologo: già condannato in sede civile, sarebbe al centro di altre inchieste giudiziarie.

Ora si scopre che il camice bianco non sarebbe neppure un medico. Ferrarese, per anni responsabile al reparto Ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Riva del Garda, è accusato di non essere abilitato alla professione. A Bologna non avrebbe mai conseguito la laurea, quindi l'ordine dei medici di Ferrara lo avrebbe cancellato dall'elenco "non sussistendo ad origine i requisiti previsti dalla legge per l’iscrizione all’albo professionale".

A Dolo, in realtà, ci lavorò solo temporaneamente per sostituire colleghi in ferie durante il periodo natalizio. Dopo il presunto errore il ginecologo venne accusato da una famiglia di Camponogara. Vista la posizione del feto la madre avrebbe chiesto il taglio cesareo, mentre secondo le accuse lui volle che il bimbo nascesse in modo naturale, prolungando il travaglio: sempre secondo la famiglia fu solo grazie all'intervento di un altro medico che il piccolo nacque, vivo ma con gravi sofferenze. Ora la Procura di Venezia avrebbe aperto un nuovo fascicolo d'inchiesta per esercizio abusivo della professione.